La presentazione di un cortometraggio di Eleonora Albrecht per raccontare lo stile di un periodo storico che ha segnato un epoca e rivoluzionato le tendenze, che ha visto nei “mitici” anni Sessanta il decennio caratterizzato dal più importante rinnovamento generazionale mai visto.

Cultura, eleganza e stile per raccontare gli intramontabili Anni ’60. Da un’idea della marketing manager Gabriella Chiarappa – esperta di luxury fashion – in sinergia con l’ attrice e regista Eleono­ra Albrecht nasce “Madame & Monsieur”; un progetto dedicato al decennio italiano che ha caratterizzato un importante rinnovamento generazionale.

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Eleonora Albrecht

Madame & Monsieur” – l’evento ispirato all’omonimo cortometraggio diretto dalla Albrecht – si terrà Domenica 21 Dicembre 2014 alle ore 18.30, all’interno dei saloni di Palazzo Falletti a Via Panisperna 207, nel cuore della Capitale.

Madame & Monsieur” – spiegano le ideatrici – “rappresenta lo stile di un periodo storico che ha segnato un’epoca e rivoluzionato le tendenze, creando miti e grandi speranze. Un’epoca che ha visto grandi cambiamenti, un susseguirsi di eventi socio-politici e culturali quali le lotte per i diritti civili e per l’emancipazione delle donne che hanno influenzato e modificato profonda­mente i valori, le aspirazioni e lo stile di vita delle generazioni future. Un momento di evidente rin­novamento per il cinema internazionale e di notevole scalpore che ha toccato in quegli anni anche il cinema italiano. Erano gli anni della Dolce Vita consacrati e immortalati per sempre nella storia dalla famosa pellicola del maestro Federico Fellini”.

I mitici anni ’60, Gina, Sofia, Marcello, Anita, Ava, Brigitte, i primi timidi passi di Chiara Boni e il suo “Vestiti usciamo”, perché in quegli anni ci si vestiva veramente, o i pigiama palazzo della Principessa Galitzine, si scopriva la Vespa e la ‘500 Fiat, nasceva l’amore tra Al Bano e Romina, Marilyn faceva gli auguri a Kennedy, che più tardi sarebbe stato tragicamente ucciso, e la moda iniziava il suo lungo cammino, dall’alta moda al pret a porteur e, successivamente, al ready to wear, moda uguale glamour, portando all’Italia uno dei più importanti fatturati interni e dell’export.

Ma siccome la genialità dei creativi italiani non ripete ma reinventa, ecco un film cortometraggio, ideato da Eleonora Albrecht, attrice e regista, e Gabriella Chiarappa, marketing manager del luxury fashion, ideatrice de “Le Salon de la Mode”, in una collaborazione sinergica per un lucido cortometraggio “Madame & Mensieur” per un “racconto testimonianza” che è soprattutto un lavoro che focalizza la moda, come testimone trainante di un epoca, intesa come fil rouge, scandito dai mutamenti dell’abbigliamento, il tema focale della vita di quegli anni, della Dolce Vita, quando il mercato iniziava a chiedere sempre più prodotti sofisticati e di lusso; un percorso colto e interessante, quello delle 2 autrici del cortometraggio, che vuole indicare la bellezza che diventa provocazione, un tema di un percorso che porta a riflessioni interessanti e anche dissacranti sulla moda, in un periodo in cui la moda è inserita all’interno di un concetto generale, dinamico, intesa come cultura, che muta insieme a mutamenti epocali, ma rimane sempre il tema dominante, culturale e storico di un momento.

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Gabriella Chiarappa

Gli anni ’60, in una Italia che cresce e che sogna, che dimentica il dopoguerra in una rinascita che riempie le fabbriche, incentiva il lavoro, un decennio caratterizzato da 2 cose basilari, l’auto, la ‘500 che correva veloce e che faceva nascere il boom delle 4 ruote e l’uomo sulla luna, la vincita dello spazio, e, negli anni di mezzo…Fellini, il neorealismo, la dolce vita, la Vespa, la TV, che diverte e insegna la lingua, la tristezza di De Sica, il suo pensionato nell’ Umberto D, ieri come oggi, ma soprattutto la donna, perché è stato il decennio basilare per la crescita della donna, che impara a conoscersi, la donna morbida che scopre il seno e i fianchi, i decolletè, la donna giovane e rampante, soprattutto libera, preludio alla grande emancipazione, la donna degli anni di grande vitalità culturale, politica e sociale, e poi, il si vede e non si vede, il boom dell’ intimo, scoppia la moda del reggiseno, bustini, i reggiseni Lollò, come li chiamavano in Francia, la gonna a ruota, i pois, gli abiti stretti, sottolineati dal sensuale cha cha cha, e si scopre il trucco, il maquillage per una donna misteriosa e ammaliante con gli occhi profondamente segnati dal khol, a Londra nasce la minigonna, creazione della geniale disegnatrice di moda Mary Quant, che avrebbe rivoluzionato completamente il modo di vestire delle donne, segno inconfutabile dell’esigenza da parte del gentil sesso di esprimersi in maniera più autonoma e indipendente. Tutto era facile, bello, divertente, dolce….e ritorna il fil rouge con la moda, attraverso la maestria di Fellini, La Dolce Vita, che poi tanto dolce non è, il dolce che diventa amaro, perché il vero vivere è un altro e tutto questa frenesia di vivere è stato solo l’immagine di un mondo artificiale.

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Nel corto il percorso dedicato a quei favolosi anni viene descritto con la suggestiva esposizione di creazioni realizzate da alcuni fashion designer – Mauro Gala Couture, Massimiliano Giangrossi, Dream Spose, Rosa Vetrano, Juliana Mihai, The Butterfly Effect, GC di Gaia Caramazza, Chic Mermaids by Carla Donara , ladyM e  My-D abbigliamento – e da una galleria di opere fotografiche in bianco e nero evocative di quel periodo storico realizzate da Carlos Mendoza, Michela De Nicola, Federica Meloni, Sergio Cortina, Marco Colletti, Rosalia Loia, Gimmi Corvaro e Mauro Rosatelli, ritrattista che ha già esposto a Palazzo Falletti lo scorso luglio con la prima mostra dedicata al nudo d’autore, aprendo la stagione delle mostre dell’antico palazzo.

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Nel corso della manifestazione è previsto altresì un originale flash mob interpretato dal gruppo Istallazione Teatrale V.D.S. Variation Teatro A, in ricordo di un grande attore regista di quegli anni, Vittorio De Sica nel film ”I Girasoli”.

In una delle sale, inoltre sarà possibile ammirare, l’esposizione di quadri, in esclusiva per l’evento, della grande artista Vera Macht.”

Tanto dobbiamo a quegli anni, che fatalmente ritornano nel nostro vissuto attuale, la moda anni ’60, che resta uno degli evegreen ai quali i grandi marchi continuano a fare riferimento, una collezione dopo l’altra, e di questo revival di lucide testimonianze, ma anche di nostalgia, dobbiamo essere grati al cortometraggio “Madame & Monsieur”.

Testo Cristina Vannuzzi Landini

ore 18.30 Palazzo Falletti
Via Panisperna 207
Roma

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Cristina Vannuzzi Landini
Nata a Firenze, residente a Firenze e New York, é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising. Già capo ufficio stampa per REL, la finanziaria per l'informatizzazione della PA sotto Enea e Ministero del Lavoro, già associata FERPI e all’Associazione Donne del Vino, ha svolto numerosi incarichi. Collaborazioni giornalistiche cartaceo e web: settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip.

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