Germano Gioielli una storia che risale al 1846. Gallo Alfonsi capostipite della casata orafa, dette inizio alla sua attività collaborando con un famoso maestro orafo di quel tempo: Castellani. Un susseguirsi di grandi riconoscimenti per tanta maestria fino ad arrivare agli anni 80 dove giunge l’ultima generazione degli Alfonsi costituita da Bianca, Francesco e Micaela i figli di Germano.

Germano nasce a Roma lì intraprende gli studi di architettura. Capace di passare dalla grande scultura in bronzo, alle piccole dimensioni del monile in oro, pazientemente modellato in cera, una materia nella quale Germano non ebbe rivali e ancora oggi non c’è artista che possa vantare risultati da lui raggiunti Bianca. Francesco e Micaela con le loro creazioni rappresentano un connubio tra le scelte degli iniziatori di questa casata orafa, la concezione artistica del gioiello del padre e la contemporaneità del gioiello. Oggi, il Salotto d’Arte Germano Gioielli, con il suo laboratorio, ha sede a Frascati via Aiani 4.

Germano Gioielli antica tradizione di famiglia

Per comprendere meglio la cultura e la grande passione che tiene viva questa antica arte e tradizione, incontriamo Bianca Alfonsi.

G.: Bianca, quali sono le tecniche e le diversità che distinguono e identificano il vostro marchio?

B: La tecnica principale è “la cera persa” antica arte di Benvenuto Cellini, non escludendo le tecniche classiche dell’oreficeria Italiana con selezione di pietre preziose e semipreziose.

Ogni pezzo è unico, interamente lavorato a mano, contraddistinto dal nostro logo, raffigurante una maschera tratta dalla fantasia del maestro Germano.

G.: Quanto è difficile secondo lei mantenere vive queste tradizioni così antiche?

B: Molto faticoso, ma nello stesso tempo gratificante. Dico faticoso perché purtroppo oggi si è perso il gusto del bello, seguendo spesso una omologazione collettiva, spinti da una pubblicità battente dei grandi marchi, dimenticando così la preziosità del pezzo unico che possa esaltare ogni singola personalità.

G.: L’arte orafa italiana rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy, cosa può dirmi in merito? 

Certamente, il gioiello è un accessorio di moda e come moda l’Italia può vantare un primo posto. Non è il materiale prezioso a fare il gioiello, preziosa è l’idea che gli sta dietro.

G.: Voi avete una storia di 160 anni che cosa rappresenta questo per Lei?

B: Riassumo tutto in un’unica parola Orgoglio!

G.: Cosa deve trasferire un gioiello e cosa deve rappresentare per chi lo indossa?

B: Sicuramente deve trasferire la passione, la forza di colui che lo ha creato e nel momento in cui viene scelto esalterà la personalità di chi lo indosserà.

G.: Come nasce un gioiello?

Come ogni opera d’arte anche il gioiello è frutto di un’idea e di una ricerca artistica.

G.: La scelta del materiale dipende da una scelta stilistica o tecnica?

Certamente è una scelta stilistica ma poi occorre vedere se nella realizzazione si può concretizzare o se occorre portare modifiche.

G.: Come nasce una nuova collezione?

B.: Una nuova collezione nasce da una serie di disegni di studi e da una ricerca di tendenze di mercato senza dimenticare la tendenza moda, come ho già detto, il gioiello è un accessorio moda, di lusso ma per la moda.

G.: Oggi, quali sono i gioielli da uomo più cool e di tendenza?

Oggi sono tornati di moda gli anelli sigillo chevalier gemelli e braccialetti con materiali preziosi e naturali come il cuoio.

G.: Il gioiello «Made in Italy» piace sempre più al mercato estero cosa ne pensa?

Non ne posso certamente rimanere stupita, torno a dire che il marchio “Made in Italy” è sempre stata una garanzia, sia per il buon gusto sia per la manifattura e non per ultimo per un ipotetico investimento.

G.: Progetti futuri?

Riaprire un nostro mercato estero come lo avevamo negli anni 90.

G.: Bene Bianca un caro saluto e a presto

B.: Un saluto a Voi, a prestissimo spero.

Germano Gioielli: www.germanogioielli.it

Gabriella Chiarappa