Un caffè d’orzo ed un americano hanno fatto da cornice alla nostra splendida chiacchierata. Sempre entusiasta nei confronti del suo lavoro si è rivelata la Carlotta, anzi la Carlottina determinata e un tantino sognatrice che ho imparato a conoscere.

Sempre pronta con qualcosa di nuovo da raccontarti.  Incredibili storie che si intrecciano al suo vissuto. È proprio vero che essere madri trasforma le persone, tanto da renderle giorno dopo giorno più vive e profondamente poetiche. Dando la vita, e coltivandola  giorno dopo giorno.

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Il tempo passato a dedicarsi ad una creatura che ti “sconvolge” positivamente la giornata ed i suoi ritmi, ma soprattutto la capienza della borsa, che sarà sempre la stessa, è costantemente la maniera per la quale un sorriso, le piccole cose sanno renderti meravigliosa.

Le sue borse sono Lei, e la sua personalità estrosa e profondamente creativa rappresentano le sue creazioni: Uniche per quanto detentrici di quel tocco originale.

L’odore della pelle è un colpo al cuore. Come le pagine di un libro antico che un comune lettore prende tra le proprie mani, tanto da sconvolgerlo come una droga che sa aprirlo a nuove sensazioni, mistiche e al tempo stesso audaci.

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Audaci come il suo lavoro che per quanto sicuramente impegnativo è al tempo stesso come uno di quei normalissimi giochi di bambino, nei quali si provava a costruire qualcosa per il più possibile utile. Con la cartapesta, il disegno o con le pietre più strane trovate in un cortile che ai nostri occhi appariva uno di quei mondi incantati. Per gli artisti dedicarsi alle proprie passioni è viaggiare in uno di questi giardini infiniti a raccoglier pietre che sembrano oggetti fatati. Non ti direbbero mai di essere artisti. Peccherebbero di presunzione. Nel più profondo del cuore lo sono, per quanto sanno essere sorprenderti.

Il lavoro di Carlotta e un continuo progettare, giocare con le più pragmatiche forme geometriche.

Per Carlotta una borsa è un non comune oggetto di uso quotidiano che parla delle persona che lo saprà portare. Un mezzo che parla della personalità di chi ne indosserà una. Non come un comune accessorio, piuttosto come un non comune desiderio che sa tramutarsi in un bel sogno, un’ideale di felicità pura.

Ogni pezzo da lei creato racconta una storia, per ogni tipo di persona. È il bello di sentirsi unici, in armonia col mondo.

Dedica le sue borse a tutti i tipi di donna, che sono capaci di sentirsi se stesse, dimostrandosi vulnerabili e dinamiche per ogni tipo di occasione. C’è la sportiva, la donna in carriera, la mamma col borsone alla “Mary Poppins”, capiente e capace di raccogliere qualsiasi cosa. Lei è questo tipo di donna, una Mary Poppins moderna che sa destreggiarsi senza un’agenda, tra l’essere madre ed il suo lavoro.

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Un lavoro che non considera tale, ma una vera e propria passione che sa renderla felice. Una felicità differente dal solito, tanto che riesce a prendere le idee da tutto ciò che è parte integrante del suo mondo: Una foglia, uno sguardo cristallino, il mare.

Una maniera per sentirsi parte integrante di un desiderio, un sogno. Attraverso i suoi occhiali scorge continuamente un mondo diverso, fatto delle cose che ama. È una poetessa, una non comune artista capace di creare dei legami, esattamente come uno scrittore sa fare con le parole.

Stefano Fiori

Carlotta Franzini: carlotta.franzini@gmail.com

Sito web: www.carlottinalab.com

Pagina Facebook: www.facebook.com/carlottinalabpage

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Stefano Fiori
Stefano Fiori. Questo è il nome. Di solito non mi piace scrivere di me, la trovo pura esibizione di se stessi, ma è anche un modo per farmi conoscere ai lettori di ALPI FASHION MAGAZINE. Non mi reputo un ragazzo come tanti, e fin da piccolo ho coltivato l’idea che trascorrere del tempo con se stessi, con la propria individualità fosse un fatto affascinante, e da cui ne sto traendo qualche frutto. Scopri cose di te stesso, che probabilmente mai nessuno saprà mai. Impari che persino il silenzio ti entusiasma, ma non quanto il rumore, che insieme hanno la particolarità di avvolgere la sensibilità che ti sei creato nel tempo. I libri sono sempre stati il mio nutrimento, la mia più grande ispirazione. Mondi nel quale rifugiarsi e vivere quando non sopporti più l’idea di vivere in silenzi immensi. I libri sono colore, uno per ogni stato d’animo. Il sorriso la mia caratteristica. Non c’è una fotografia, un vecchio filmato nel quale io non sorrida. Sono sempre stato un bambino sereno, nel senso che la mia eleganza consisteva, fin da piccolo nel procedere a passi felpati, per paura di disturbare, persino a casa mia, quello che poi sarebbe diventato il più grande regno degli amori, più che di semplici affetti. Col tempo scrivere è diventato quel modo di colmare quei vuoti, nei quali dominava l’inconsistenza più assurda. Un modo per emozionarmi, e talvolta emozionare. Scrivere mi aiuta ad amplificare il dislivello tra l’essere e l’apparire. Ciò che mi definisce, almeno fino a questo punto è una sensibilità maturata col tempo, ed un amore per la bellezza, per l’arte, per i sorrisi. Mi piace pensare che queste tre cose siano collegate e possano in qualche modo rendere più autentiche in quanto più consapevoli le persone, che muovono il mondo e gli danno dinamicità e pregio, gli danno vita. www.newstilepublications.com

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