Spesso le nostre energie sono in antitesi con i nostri pensieri ed azioni.
Questo “scompenso” comporta nella lettura, un notevole peso nell’interpretazione più opportuna. Se abbiamo le idee confuse, o peggio, non si ha una un chiaro e sincero obbiettivo personale, farsi leggere le Carte, può essere inutile. Molti soggetti in stato di agitazione o puntiglio, creano un contesto ostile in ogni senso: sia per loro stessi, sia per chi cerca di analizzare la situazione. Ricordo una vecchia cliente ostinata ad avere ad ogni costo il suo ex: chiedeva sempre la stessa cosa convinta di ottenere così un suo ritorno. Più volte erano uscite grandi difficoltà, lui stesso era stato chiaro nel chiudere, eppure lei era convinta che alla fine sia lui che le mie carte, avrebbero confermato la sua tesi. Non accettava la realtà e possibilità che la sua vecchia fiamma avesse una nuova vita e relazione. Viveva facendo credere agli altri di esser felice e realizzata con un altro, ma interiormente aveva una dimensione ben diversa. Tutto questo alla fine si rivelò un vero sfacelo, infatti il suo finto rapporto d’amore si concluse con un suo forte esaurimento nervoso. I tarocchi vedevano continuamente il gran tormento di lei e quando cercavo di farla ragionare, non accettava assolutamente la nuova realtà: ogni piccolo segnale era per lei sinonimo di questo riavvicinamento: bastava anche solo non vederlo al lavoro, eran infatti colleghi, per farle credere che soffriva per lei o che magari aveva avuto problemi con la nuova compagna…
Stefania Merello