Si svolgerà giovedì 24 agosto,  a partire dalle ore 18 e 30, a San Brancato (angolo via Morandi), la cerimonia per l’intitolazione di una piazzetta allo scultore Giacinto Cerone. L’artista natio di Melfi – si ricorda – morì a Roma nel 2004, ma i legami con il centro valligiano sono stati sempre forti, dalla seconda metà degli anni Settanta, quando conobbe e sposò a Sant’Arcangelo Elena Cavallo. Lo scultore infatti frequentò lungamente il paese, le valli dell’Agri e del Sinni, e la costa Jonica. «Qui trovava – spiega l’Amministrazione di Sant’Arcangelo, in una nota diffusa agli organi di informazione – i riferimenti culturali necessari per far crescere la sua scultura nata dalle buie nicchie delle chiese, nelle quali il sonno pesante e polveroso delle statue in legno continua da secoli. È attraverso questi confronti che la sua opera ha assunto una posizione monolitica che esclude ogni intenzione compositiva: è viso, corpo, famiglia e memoria».

Giacinto Cerrone

Sembra che il racconto formale, che interessa gran parte della scultura del Novecento, sfugga all’artista melfitano che si trascina invece “dietro” il profumo dell’abete, dell’acero, del noce, del pioppo, dell’acacia, del faggio o del ciliegio appena tagliati e “già statua extraterrestre, apparizione glaciale, macchina da guerra”. Alluminio, ghisa, ferro, gesso, fango e plastica, coprono, illuminano e invadono la forma rude e grezza fino a renderla vitale nel momento in cui il colpo d’accetta o il bastone compiono il sacrificio della ferita, e la violenza si sostituisce alla carezza. La forma viene agghindata a festa da Giacinto Cerone, come un santo in processione, accostandovi anche altri materiali come il cotto, il gres,il moplen e la ceramica macerata vistosamente come una decorazione barocca.

Alla cerimonia patrocinata dal sistema Acamm (Aliano, Castronuovo Sant’Andrea, Moliterno e Montemurro) saranno presenti oltre al Sindaco di Sant’Arcangelo Vincenzo Nicola Parisi, anche il primo cittadino di Melfi Livio Valvano, l’Assessore alla Cultura del Comune di Sant’Arcangelo Lucia Finamore, nonché il capogruppo di minoranza Silvio Toma, il parroco e il filologo del paese Don Luigi Branco. Parteciperanno inoltre, fra gli altri, anche Domenico Brancale, Raffaele Nigro e Giuseppe Appella. Per l’occasione, e su concessione di Rai Tre Basilicata, sarà proiettato il documentario della giornalista lucana Beatrice Volpe girato in occasione della grande antologica alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma del 2011. L’apertura e la conclusione della serata – comunicano gli organizzatori – saranno affidate al Trio Laviero Jazz, perché la musica jazz era una passione dell’artista.

Valeria Gennaro

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Valeria Gennaro
Giornalista, insegnante, fashionista e cultrice della materia in storia del cinema con la passione per la moda, i bijoux e la social communication. Laureata magistrale in Teoria e filosofia della comunicazione e laureanda in Scienze filosofiche. Neuro Linguistic Programming Master Practitioner. Collabora con "La Gazzetta del Mezzogiorno", Cinematographe, Fashion Life, ed è caporedattore del giornale "Alpi Fashion Magazine" e del relativo supplemento sul lusso Luxury Style Mag

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