Grazie Luis per averci concesso l’onore ed il piacere di questa intervista.
Conosciamo tutti la tua brillante carriera da giornalista, ma oggi vogliamo scoprire il Luis Romero artista.
Vorrei che ci raccontassi di te, come persona e come artista. Come ti definiresti?
Sono originario dei Caraibi ed è per questo che porto dentro di me un’esplosione di colori tipici delle mie radici.
Nelle mie opere voglio quindi trasmettere alle persone allegria e ciò mi è possibile solo attraverso i colori: vedere colori allegri in un dipinto, rende felice chi lo guarda.
Personalmente mi piace anche trasmettere questa bella energia positiva: condividere un sorriso per aiutare chi mi circonda.
Quando e com’è nata la tua passione per l’Arte?
Credo di essere nato con una vocazione artistica: amavo dipingere fin da piccolo opere simili a quelle presenti a casa mia; forse, il momento di svolta è stato quando avevo all’incirca 9 anni, perché ho iniziato a seguire il corso introduttivo di pittura presso la Scuola di Belle Arti dell’Università dell’Atlantico di Barranquilla con la maestra Carmen Sierra: da quel momento ho iniziato ad acquisire maggiore esperienza tecnica e sensibilità artistica.
Hai un profilo artistico colorito e incantevole. Tutta questa energia viene della tua terra Caraibica Colombiana?
Devi capire che io provengo da una scintillante città di nome Barranquilla, sulla costa caraibica colombiana, che si trova proprio in mezzo ad un fiume.
Ogni anno si tiene un Carnevale che per me rappresenta un vero e proprio Patrimonio dell’Umanità: immagina il sole splendente tutto l’anno che intensifica ed impreziosisce i colori di questo carnevale animato da persone danzanti vestite con outfit coloratissimi.
Questo trionfo di frequenze cromatiche e di felicità spontanea non può che travolgerti.
Io sono cresciuto in questo clima dove i colori e le danze rappresentano un esempio glorioso della resilienza delle persone.
Raccontaci della tua formazione Accademica e dei tuoi attuali studi a New York …
Tra le figure più importanti nella mia formazione artistica, c’è la maestra Carmen Sierra Duarte alla quale devo molto perché mi ha insegnato cos’è l’arte e come si fa l’arte fin da bambino.
Dopo il diploma di scuola superiore ho studiato Comunicazione Sociale e Giornalismo, Presentazione e Sceneggiatura per la TV.
Grazie a questa straordinaria esperienza mediatica ho avuto l’opportunità di conoscere molto di più sulle manifestazioni culturali di dovevo raccontare; ho ripreso, quindi, il mio percorso di ritorno alle arti, studiando scultura presso la Scuola Distrettuale d’Arte di Barranquilla ed attualmente sto studiando pittura presso la famosa League of Art Students di New York, una delle scuole d’arte più antiche d’America dove hanno studiato molti artisti famosi.
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Cosa ti piace rappresentare nelle tue opere?
In molti non sanno che la maggior parte delle danze tradizionali dei Caraibi Colombiani
sono nate dopo un tremendo conflitto: sono il riflesso dell’incredibile resilienza dei colombiani ed io dipingo la storia di queste danze perché vorrei che il mio Paese venisse riconosciuto nel mondo per questa straordinaria dote piuttosto che per qualsiasi altra cosa.
Puoi dirci qualcosa anche della tua esperienza come Giornalista e Videomaker nella tua città Barranquillas?
Per quasi 10 anni ho lavorato alla TV colombiana come giornalista culturale, realizzando cronache e documentari di manifestazioni culturali.
Tu hai ricevuto vari premi. Ricordi qualcuno in particolare?
Da giornalista, il mio ricordo è legato alla vincita in due occasioni del premio come miglior reporter televisivo per il carnevale di Barranquilla perché entrambi queste esperienze sono state per me fonte di grande ispirazione.
Come pittore, invece, ricordo il primo posto alla Suba Art Biennale in Colombia perché mi ha permesso di far parte del Caribbean Art Festival di Santiago de Cuba ed è stata un’esperienza indimenticabile.
Qual è la tua più importante esperienza professionale della tua vita?
Aver avuto l’opportunità di conoscere tante comunità che mantengono tradizioni ancestrali è stata una grande esperienza ed averle potute aiutare con il mio lavoro è stato anche molto gratificante.
Senza dubbio essere a New York oggi e raccontare un po’ del mio paese a coloro che vedono le mie opere, è una grande opportunità che Dio mi ha dato e di cui godo ogni giorno.
Come suggerisci ai lettori di Alpi Fashion Magazine di approcciarsi alle tue opere?
Devono lasciarsi travolgere dai colori perché solo lasciandosi guidare dai colori i loro spiriti possono incontrare la felicità.
Dove possiamo trovare tutte le tue esclusive opere d’arte?
Instagram è sicuramente il primo approdo dove può andare chi cerca la mia arte (mi trovano come LuisEdoRomero e LuisRomeroArt).
Nello specifico ai seguenti profili:
https://www.instagram.com/luisedoromero/
https://www.instagram.com/luisromeroart/
Ho una curiosità: quante lingue parli?
Per ora, oltre alla mia lingua madre, ho molta dimestichezza con l’inglese ma non ti nascondo che nel mio futuro c’è la volontà di esaudire il desiderio di imparare l’italiano perché uno dei miei sogni è quello di poter godere dell’arte del vostro paese.
Hai qualche progetto per il futuro?
In questi giorni mi sto occupando di finire i lavori per la mia prima mostra personale a New York che vedrà la luce l’anno prossimo, mentre in futuro il mio sogno è portare la mia arte in tutti gli angoli del mondo.
Vorrei concludere ringraziandoti per la tua gentilezza e disponibilità che hai mostrato in questa stupenda intervista per Alpi Fashion Magazine augurandoti tutto il meglio!
Grazie mille Alejandro per esserti interessato alla mia arte ed un particolare ringraziamento a tutti coloro che hanno avuto piacere a leggere questa intervista!
Posted, Interviewed and Translated to Italian by Avv.Mg.Alejandro Di Noto.