La settima edizione di “Faber, il Fabbricante di Idee” che si svolgerà a Catania il prossimo 16 e 17 dicembre nasce da un’idea di Anna Petino e Giulia Velis con l’intento di mantenere fede alla “vocazione” che contraddistingue l’evento fin dalla sua nascita: esaltare la laboriosità delle attività manuali, come baluardo di un’artigianalità non riducibile solo alla produzione di oggetti ma riconducibile al folgorìo della ideazione, alla innovazione come fermento immateriale e al tempo stesso reale, tangibile, che si realizza nella concretezza del compimento di un’opera d’arte.

Il connubio tra invenzione e creazione, ma anche quella tra laboriosità e sacrificio si sublima nell’arte di Lorenzo Chinnici i cui dipinti più celebri saranno allestiti al Palazzo Manganelli, che è già stata considerata, grazie all’eredità dei Principi Borghesi di Roma, il luogo ideale per celebrare il gusto per tutto ciò che è antico, eppure intriso di novità. L’arte espressiva e figurativa si coniuga all’artigianato, inteso come lavorazione manuale, ma anche come  cultura del lavoro.

Tutto ciò che è “lavorato a mano” è molto più di un semplice manufatto; è una costruzione che proviene dall’anima. “La Galleria d’Arte ospiterà quaranta espositori, che lavorano la ceramica, l’alta bigiotteria, e le borse” dice Giulia Velis, co-organizzatrice dell’evento assieme ad Anna Petino.

 

“Si svolge due volte l’anno, l’una in primavera e l’altra durante le festività natalizie, in alcune delle location più eleganti della Sicilia orientale, come Palazzo Toscano, Palazzo Biscari, ed ora Palazzo Manganelli.

La scelta di questi luoghi non è casuale: infatti, riteniamo che l’arte venga apprezzata meglio se è accompagnata da un contesto altrettanto bello, in quei saloni che solitamente sono chiusi al pubblico o aperti solo in occasione della celebrazione di matrimoni. Abbiamo pensato quindi di abbinare il valore architettonico di questi luoghi a quello artigianale” afferma Giulia Velis.

La maggior parte degli espositori sono donne che lavorano nel mondo dell’artigianato, come la stilista Ottavia Failla, che produce particolari borse in pelliccia e velluto, oggetti molto particolari divenuti dei veri e propri charms di Modica. E poi artigiani che producono gioielli con il corallo, tessuti e ricami per il corredo della nascita, e tanti stilisti che esporranno in modo spontaneo.

Si tratta di espositori che sono stati selezionati da ogni parte della Sicilia: Modica (Ragusa), Caltagirone (Catania), Ortigia (Siracusa), Regalbuto (Enna), Palermo, Licata (Agrigento), solo per citarne alcuni. “L’obiettivo è spronare gli artigiani a realizzare cose nuove ed inedite, ad organizzarsi e a creare una rete che li spinge a collaborare fra loro” chiude il discorso Velis. A conclusione dell’evento la scrittrice Samantha Scala presenterà “Capo e Natina. Racconti con ricette”.

Ci sarà, inoltre, una selezione di artigiani del gusto, con specialità tipiche come il liquore al cioccolato con peperoncino, pistacchi e torroncini. Il tutto sarà corredato da un intermezzo musicale di Ginevra Gilli, un’artista che suona l’arpa e che si esibirà con un repertorio di musica celtica e natalizia.

Ma chi è davvero il “fabbricante di idee”. È quello che già i latini definivano come l’homo faber fortunae suae, ossia l’uomo che costruisce il proprio destino, e quindi anche le sue fortune. Il paradigma dell’homo faber, secondo Bergson,diventa nell’archetipo contemporaneo, l’uomo che non si limita a fabbricare oggetti, ma è colui che con l’impegno quotidiano trasforma il lavoro in un ethos, un modo di vivere e di essere se stessi nel mondo.

Le idee muovono il mondo, così come nel sudore del lavoro si intravede l’optimum della abnegazione, che è anch’essa una meta da perseguire non per il guadagno in sé ma per non perdere di vista i valori della dignità, onestà e lealtà che nobilitano l’uomo.

Le opere di Lorenzo Chinnici dialogheranno simbolicamente con le eccellenze artigianali della Sicilia, in quanto incarnano fedelmente le radici di questa terra così arcana ed ermetica, quasi impenetrabile, tanto ispida e ripiegata all’abnegazione, quanto meravigliosamente aperta alla bellezza, ai colori vivaci della natura, irradiati dal sole splendente della Sicilia e da un mare sempre limpido.

catania

L’arte di Chinnici rispecchia appieno lo spirito dell’evento, ovvero la valorizzazione degli antichi mestieri,come sacrificio impresso sul volto degli artigiani, dei pescatori, delle donne che raccolgono i pomodori, e che lavorano senza sosta, sotto l’arsura e sotto le intemperie, per migliorare le proprie condizioni di vita e quelle delle loro famiglie.

La riscoperta degli antichi valori, come la ricompensa quotidiana dopo una giornata di fatiche è accompagnata da una atavica poetica del sudore, tanto ancestrale quanto estremamente attuale in un momento storico di crisi, in cui si cerca il ritorno ai mestieri ereditati dai nostri padri, resi attuali con un tocco di originalità e nel segno dell’innovazione.

Ciò che è stato nel passato, non può essere riprodotto fedelmente nel presente, altrimenti diventa una copia sbiadita della verità, e dunque poco credibile.

 

Grazie all’artigianato l’antico torna in vita, ma se ne coglie l’essenza, che è rimodulata con gli occhi del presente. Questo è l’imput profondo da cui nasce la Galleria “Faber, il Fabbricante di idee”, che il prossimo 16 e 17 dicembre, dalle ore 10 alle 22,aprirà le festività natalizie nei saloni del Palazzo Manganelli, accendendo con la scintilla della creatività il cuore della Catania antica.

Marianna Gianna Ferrenti

Per maggiori informazioni sull’evento

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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