Dal 10 al 14 marzo  l’ARTOUR-O il MUST (MUSeo Temporaneo) approda come di consueto da ben 14 anni a Firenze nell’ambito della XXVII edizione del MUSeo Temporaneo che tocca le più grandi metropoli locomotive dell’arte contemporanea.

 

Da Firenze a Shangai; da Yiwu a a Genova, da Hangzhou fino a Roma, Londra, Beijing, Montecarlo, Mérida, Praga, Barcellona e Medeira, la cultura italiana (arte, design, cibo e musica) è il vessillo di qualità in tutto il mondo. L’ARTOUR-O il MUST propone di far interloquire la Committenza direttamente con gli artisti, architetti, ingegneri e designer e con le istituzioni. Tutto questo per valorizzare la qualità della creazione artistica il cui valore non può ridotto ad una mera stima economica.

Il rispetto per il gusto estetico è da sempre uno dei capisaldi del MUSeo Temporaneo allestito grazie ad Ellequadro. Quest’anno una particolare attenzione sarà dedicata ai giovani, grazie al coinvolgimento dell’Educandato della SS. Annunziata di Poggio Imperiale, del Liceo Classico Europeo di Santa Maria degli Angeli e del Liceo Classico L. B. Alberti.

I giovani, infatti, possono diventare le nuove leve professionali per lo sviluppo dell’arte in una chiave futuristica senza perciò diniegare la classicità, in uno stretto binomio con il territorio. La programmazione degli eventi sarà a breve pubblicata sul sito www.ellequadro.com e sulla relativa pagina facebook. Ellequadro è l’associazione no-profit guidata dall’architetto Tiziana Leopizzi che si occupa di non solo di comunicazione ma anche di progettazione e costruzione di brand identity con particolare riguardo al mondo professionale dell’arte e del design. A tale scopo, collabora con enti pubblici e privati, con istituzioni, per far dialogare artisti e committenti nella comune direzione della circolazione dell’arte come bene supremo ed inestimabile. Ellequadro è anche l’ente che ha ideato ARTOUR-O il MUST MUSeo Temporaneo, la cui madrina, per questa edizione, è l’imprenditrice Marinella Fani. Una unione inscindibile tra il glorioso passato e le architetture del futuro. Alcune delle location fra enti pubblici, aziende e luoghi d’arte che ospiteranno l’evento sono l’Accademia delle Arti e del Disegno, il Cenacolo del Fuligno con l’Ultima Cena del Perugino, Fani Gioielli, l’Istituto Prosperius, L’Officina Profumo Farmaceutica, Paolo Penko, la Provincia Toscana di S. Francesco Stimmatizzato Studi, Villa La Vedetta e Villa Le Rondini. L’inaugurazione è prevista il prossimo 14 marzo con ingresso su invito, mentre nei giorni successivi sarà libero proprio per consentire ai giovani di visitarlo. Il messaggio che si vuole trasmettere con questa importante novità è che l’arte non è elitaria e neppure è il risultato di interessi di nicchia, ma è di quanti la sanno apprezzare.

Tiziana, quest’anno l’organizzazione di ARTOUR-O il MUST ( MUSeo Temporaneo) ha deciso di coinvolgere i giovani di alcuni licei classici e persino un Educandato. Qual è lo scopo? E quale valore aggiunto possono rappresentare nel dialogo tra Committenti, Professionisti ed aziende?  

E’ fondamentale a mio vedere che i giovani possano accostarsi anche operativamente grazie al laboratorio “Punto Critico” al fare insieme agli artisti che gentilmente si prestano. Siamo un Paese che vive di rendita sull’arte e cmq l’arte è sempre stata contemporanea relativamente alle diverse epoche. Quindi è bene dar loro una chance in più.

L’arte è creazione, gusto estetico ma anche professionalità. Quali sbocchi occupazionali offre ad un giovane che vuole avvicinarsi a questo mondo?

Numerosi, ma dietro ogni successo c’è tanta abnegazione  passione.  Dal teatro, alla grafica, all’ideazione e  cura dei siti, moda, alimentazione insegnamento ecc…

Quanto per le giovani generazioni possa essere facile o al contrario difficile diventare un professionista dell’arte?

Professionista è possibile certamente, se poi con tale termine si intende un artista di successo magari perchè suscita l’interesse del mercato è altro e può in certi caso essere un percorso parallelo. Il MUST ha come obiettivo fondamentale non solo la promozione e la valorizzazione del prodotto fine a se stesso, ma la qualità del lavoro che c’è dietro.

Come la qualità oggi può ricollegarsi alla innovazione tecnologica tanto nel design quanto nell’arte e nella musica?

In un mercato sempre più globalizzato e quindi inevitabilmente appiattito, la qualità fa la differenza, per questo è fondamentale la preparazione scolastica. Siamo la patria del Made in Italy richiesto da tutto il mondo e nel 2008 sono stati chiusi gli ISA, i gloriosi Istituti Statali D’Arte, i 20 Centri di eccellenza che affiancavano la teoria alla pratica grazie ai laboratori interni. Uscivano a 18 anni 2500 ragazzi all’anno, preparati e pronti ad entrare nel mondo del lavoro. Chiuderli è stato un delitto.

Anche quest’anno ARTOUR-O  prevede un programma molto ricco e variegato. Quali sono le novità più importanti?

Il convegno che si articola in 3 capitoli, al mattino in 3 sedi splendide, su Arte e Committenza dove imprenditori e rappresentanti delle istituzioni parleranno della propria storia, il laboratorio per 3 pomeriggi a Montedomini.  Le cene di ARTOUR-O che sono due, dato che quest’anno è l’anno del Cibo Italiano, prevedono l’entrata del teatro con una pièce di Medici Dynasty.

Ai tempi dei nostri illustri avi non c’erano nè uffici stampa nè social, nè tv e quindi  l’arte era l’unico modo di comunicare. Ernst Gombrich e mio mentore, è chiarissimo in questo. Non faccio altro che cercare con molta umiltà di riprendere i suoi insegnamenti.

www.ellequadro.com

Marianna Gianna Ferrenti 

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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