Alla fine Angelina Jolie e Brad Pitt, la coppia più desiderata ai fiori d’arancio di sempre ha pronunciato il fatidico si nel più felpato dei riserbi.
“Mr and Mrs Smith” hanno convogliato a nozze con un’eleganza ed un savoir faire che li ha sempre contradistinti, attorniati da solo 20 invitati tra amici e parenti.
Un unione nei limiti della semplicità, ma significativa, soprattutto per i simboli che come i dettagli hanno fatto da padrone nel “giorno più bello della vita della coppia più glamour di Hollywood degli ultimi tempi”.
Lei è arrivata all’altare con un abito lungo, firmato Atelier Versace, che in un trat d’union inimitabile ha saputo conciliare tradizione e innovazione “affettiva”, poiché nel candido biancore spiccano alcuni dei disegni dei loro bambini; una bella trovata che rende onore al forte attaccamento per la Famiglia, dalla Jolie mai celato.
Dopo che il riso è stato lanciato, e il mazzolino pescato da chi secondo la tradizione sarà la prossima fortunata al giorno d’incanto, a noi non ci rimane altro che augurare loro una vita felice, come da copione, ma qui non siamo in uno dei famosi studi di Los Angeles, quando basta un ciak per terminare una scena importante; tuttavia è più simile ad una favola quando basta davvero poco affinché l’incanto svanisca in un “finché morte non separi l’unione, ma non l’amore che durerà in eterno”.