Troppe le notizie di incidenti le cui vittime sono ragazzi giovanissimi; la causa, spesso è il consumo di alcol.
Il problema è particolarmente diffuso tra i 14 e i 17 anni, un periodo in cui è più facile diventare dipendenti, inoltre, l’organismo è in crescita e i danni dell’alcool sono maggiori.
Si inizia il pomeriggio con la birra per poi passare ai superalcolici la sera.
Che cosa spinge i giovani a bere?
Queste le risposte di alcuni di loro:
“Si inizia molto presto, alle feste, per provare una nuova esperienza e subito si capisce che piace, che fa sentire bene, a proprio agio, senza freni o complessi, disinibiti e sicuri di sé; i problemi sembrano diventare più piccoli fino a svanire”.
“Molti conoscono i propri limiti e sanno fermarsi ma alcuni sono meno forti, superando la soglia oltre la quale si perde totalmente la ragione e creando le situazioni che portano alle tragedie stradali”.
Gli amici giocano un ruolo fondamentale, a volte sono proprio loro a rendersi conto degli eccessi, intervenendo, ma altre volte, per immaturità, si associano o non si intromettono per porre fine al troppo, neppure di fronte al malessere che ne consegue.
Rispetto al passato, il bere non è più visto come comportamento di pochi emarginati; bere è per i giovani una moda che da un’immagine sociale forte; chi non beve alcolici è diverso dai coetanei e per assurdo è spesso visto come una persona “strana”, al di fuori dal gruppo.
Daniela Marras