Troppe le notizie di incidenti le cui vittime sono ragazzi giovanissimi; la causa, spesso è il consumo di alcol.

Il problema è particolarmente diffuso tra i 14 e i 17 anni, un periodo in cui è più facile diventare dipendenti, inoltre, l’organismo è in crescita e i danni dell’alcool sono maggiori.

Si inizia il pomeriggio con la birra per poi passare ai superalcolici la sera.

Che cosa spinge i giovani a bere?

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Queste le risposte di alcuni di loro:

Si inizia molto presto, alle feste, per provare una nuova esperienza e subito si capisce che piace, che fa sentire bene, a proprio agio, senza freni o complessi, disinibiti e sicuri di sé; i problemi sembrano diventare più piccoli fino a svanire”.

 “Molti conoscono i propri limiti e sanno fermarsi ma alcuni sono meno forti, superando la soglia oltre la quale si perde totalmente la ragione e creando le situazioni che portano alle tragedie stradali”.

Gli amici giocano un ruolo fondamentale, a volte sono proprio loro a rendersi conto degli eccessi, intervenendo, ma altre volte, per immaturità, si associano o non si intromettono per porre fine al troppo, neppure di fronte  al malessere che ne consegue.

Rispetto al passato, il bere non è più visto come comportamento di pochi emarginati; bere è per i giovani una moda che da un’immagine sociale forte; chi non beve alcolici è diverso dai coetanei e per assurdo è spesso visto come una persona “strana”, al di fuori dal gruppo.

Daniela Marras

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Daniela Marras
Daniela Marras è nata in Sicilia ma vive da sempre a Cagliari dove si occupa di formazione. Laureata presso l’Università di Cagliari in biologia, è da sempre appassionata a tutto ciò che è scientifico, dalla matematica alle materie inerenti alla propria formazione, incentrata soprattutto sulla genetica. Ha svolto per anni attività di analisi di laboratorio in vari ambiti; presso l’Università Cattolica si è occupata di chimica e genetica umana, creando le basi per le successive attività. Ha compiuto studi sulla salubrità delle acque potabili sia dal punto di vista chimico che batteriologico. Si interessa di tutto ciò che è estetica, cercando metodi naturali ed anche valutando ciò che il mercato offre per venire incontro alle esigenze, in particolare delle donne. Ha cercato di sfruttare le proprie conoscenze per stabilire quelli che possono essere i metodi di miglioramento dell’estetica, metodi che si basano sulla salvaguardia del benessere interiore.

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