Il prossimo 10 settembre sarà inaugurato a Milano il progetto fotografico “LE CITTÀ.RELOADED“, un concept promosso ed organizzato dal gruppo editoriale italiano d’alta gamma AIMAGAZINEBOOKS.

Protagonista indiscusso è l’artista Giovanni Marinelli. Un genio della fotografia che è riuscito ad immortalare con i suoi scatti tutte le eccellenze della città di Milano. Le sue opere sono state persino esposte nel 2011 all’Alinari di Firenze.

Milano storicamente è il cuore nevralgico nel campo della moda, del design e del food. È da sempre una città avvenieristica, la città del futuro, della velocità, del movimento, del progresso. Ma è anche la città in cui subito il futuro diventa passato, si fa storia.

Lo diventa in un istante; l’istante di uno scatto. Il poeta Gabriele D’Annunzio, in un testo del 1926 “Le città del silenzio” aveva giustapposto il rumore della velocità alla spinta creativa e propulsiva del silenzio. Ogni creazione ha bisogno del silenzio per venire alla luce. E nel silenzio, nella riflessione, nella meditazione, il Genio crea.

Giovanni Marinelli si ispira D’Annunzio per creatività e futuro

Giovanni Marinelli si ispira proprio al genio della creatività italiana, D’Annunzio, propulsore di una poetica futurista si ispirava proprio al Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti, a cui il poeta novecentesco aderisce.

Il nuovo lavoro di Marinelli è dedicato alla memoria collettiva, che, come se fosse un narratore esterno, racconta il rapporto tra l’uomo, la natura e le cose.

La storia rimane sospesa perchè il futuro, come il presente, è ancora da scrivere. E poi, negli scatti di Marinelli c’è un’estetica che va oltre il decoro urbanistico. Un’estetica fatta di cromature agli estremi, il bianco e il nero “in tandem”. Non ci sono sfumature, sono coloro “re-azionali”. L’azione è del resto ciò che rimane nella storia e nella natura, nel passato e nel futuro. E poi, nella poetica di D’Annunzio che ispira il fotografo, vi è proprio l’arrivo di un futuro prossimo che, attraverso il risveglio e la purificazione, solleverà le sorti dell’Italia.

E allo stesso modo, questa idea di futuro e di risveglio potrebbe essere letta come calzante in un momento storico così delicato e particolare per la metropoli meneghina. Un momento in cui l’intera Lombardia, l’Italia intera sta ripartendo tra mille stenti. L’arte riparte da uno dei salotti che storicamente racconta storie di bellezza. Il Salotto di Milano, multisensoriale, è uno degli archetipi simbolici della ripartenza. Ripartire dal talento del “saper fare”.

L’assenza di ogni rumore che afferisce ad una città deserta, vuota, lascia intravedere una speranza per il futuro (Christiana Magnanelli, Weitensfelder, CEO, AImagazineBOOks). La poetica di D’Annunzio ha un significato fortemente simbolico.

Così come simbolici sono gli scatti di un abile fotografo se riesce a cogliere la forza del movimento, l’energia cinetica di un attimo che rifugge, il contrasto cromatico nel gioco di profondità tra luci ed ombre, tra colori vivaci e altri più tenui.


Giovanni Marinelli, fotografo di una Milano evoluta

Tante le recensioni positive sull’arte fotografica di Giovanni Marinelli che riesce a cogliere gli attimi di una città evoluta, emancipata e al contempo nostalgica e “romantica”.

“Sono gli ambienti, le strade, gli edifici, ai quali, tramite giochi cromatici di profondità e acceso contrasto, viene attribuita una vita ulteriore alla vita primaria propria dell’oggetto. è nella strada che accoglie i passanti che si ‘smuove’ l’essenza del cammino, è il porfido acciottolato che diventa simbolo di energia cinetica. Così le macchie di colore dalle sembianze umane si muovono in diritture diverse, ma il segno dell’autore non cambia: ciò che conta è il cammino, in grado di accogliere ripensamenti, cambiamenti di andatura, evasioni, incursioni, mani nelle mani, addii e distanze.

È nel cemento che gli esseri umani-macchie di colore prendono slancio e virata, per dissolversi, amebe affamate di esistenza appiattita.

Poiché come mi disse ad occhiali bassi, la mia più cara maestra, che fece sue le parole di Sergio Leone: “Non è Clint Eastwood il protagonista della scena. Il sigaro lo è.”

Allora. Lasciate che la strada sia.” – tratto dal catalogo di mostra, edito AIMagazinebOOks, testo di Dunia Elfarouk

“Quando ho visto, per la prima volta, le opere del fotografo Marinelli, ho pensato all’incredibile relazione tra il suo lavoro, questo nostro tempo, e l’importante opera che produce la creatività italiana, nell’artigianato del lusso, dall’arte al design” – Simona Gervasio, responsabile sezione arte del Salotto di Milano.

Il progetto fotografico Le città. Reloaded è una collezione dedicata a tutti coloro che vogliono scrutare e fondo, che non si accontentano delle apparenze, e che vogliono comprendere e scandire meglio il loro tempo.

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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