C’è un altopiano nel cuore della Valle Sacra, a quasi 4000 metri sul livello del mare, dove il tempo sembra seguire il ritmo antico delle mani che intrecciano, coltivano, accolgono. Viacha è una piccola comunità andina nei pressi di Pisac, nel dipartimento di Cusco. Un luogo sospeso tra cielo e terra, dove ogni gesto ha il peso della memoria. Ed è qui che ha preso vita uno dei momenti più toccanti del progetto Trame di Donne, promosso dall’Associazione Amici di Sardegna, con la collaborazione dell’Università di Cagliari, del Comune di Gadoni e della Rete Sarda della Cooperazione Internazionale.
Arrivare a Viacha è stato come entrare in un racconto che ci aspettava da tempo. Siamo stati accolti con un calore autentico, fatto di sguardi profondi, strette di mano sincere, sorrisi che non chiedevano nulla in cambio. Abbiamo trascorso l’intera giornata insieme alla comunità: un tempo condiviso che ha lasciato segni incancellabili.
La terra, le mani, la storia
La prima parte della giornata l’abbiamo passata nei campi insieme alle donne e agli anziani del villaggio. Abbiamo appreso come si coltivano le papa negras, le patate nere andine, un alimento simbolico che racconta l’adattamento e la resilienza di un popolo. Ogni gesto era preciso, rituale, insegnato con pazienza.
Poi è arrivato il momento del cibo: piatti semplici ma ricchissimi di significato, preparati secondo la tradizione locale e condivisi con una generosità che commuove. Mangiare insieme è stato un atto di alleanza, una tavola comune che ha unito due mondi.
Il gesto che cambia
Nel pomeriggio, abbiamo preso parte alla consegna del materiale acquistato grazie al microcredito stanziato dalla Regione Sardegna: macchine da cucire, scorte di lana, strutture in legno per la lavorazione tessile. Strumenti essenziali per il lavoro quotidiano delle donne tessitrici, fondamentali per rafforzare la loro autonomia e la sostenibilità delle attività artigianali.
Non era una semplice donazione. Era un patto di fiducia, un gesto concreto che riconosce il valore del loro sapere, delle loro mani, della loro cultura. Ogni attrezzo consegnato era un seme: di futuro, di libertà, di dignità.
Le trame che ci uniscono
Le donne di Viacha non tessono solo tessuti. Tessono identità. Ogni filo, ogni nodo, ogni colore racconta una parte della loro storia, della loro relazione con la terra e con gli altri. E noi, quel giorno, abbiamo avuto il privilegio di far parte di quel racconto.
Trame di Donne non è solo un progetto di cooperazione. È una visione: quella di un mondo in cui le culture si incontrano nel rispetto, in cui la tradizione è forza creativa, in cui la moda può essere un atto di giustizia e bellezza insieme.
Da Sardegna a Cusco, da mani a mani, abbiamo visto nascere un ponte. Un ponte fatto di fiducia, ascolto e fili colorati.
Un ponte che, oggi più che mai, è necessario continuare a tessere.














