L’entusiasmo mi ha spinto ad essere presente alla rassegna musicale “Summer is Mine”. Entusiasmo misto ad un senso di curiosità ed un’inettitudine volontaria, come se in una qualche maniera in un misto di schizofrenia ed equilibrio interiore riuscissi a mantenere costante uno stato a metà tra lo stupore e l’ansia.

Microsoft Word - PLASMA EXPANDER.docx45 anni sono passati dalle tre giornate di Woodstock, e queste due giornate post-ferragostane hanno saputo condurre esattamente nel significato intrinseco che si voleva ottenere. Un senso di partecipazione e condivisione sono andati in scena in una Villa Sulcis brulicante di buona gente, desiderosa non solo di divertirsi, ma di condividere qualcosa che desse l’idea una volta per tutte che i ritmi della cultura e quindi di eventi di questo tipo danno ritmo a qualcosa che ha più il retrogusto di crescita misurata, costante e spero continuativa.

Abbiamo bisogno di buoni esempi per credere in un riscatto sociale. La giusta energia deriva appunto dalla musica, dal talento e dai sogni; quelli di un’artista, ma anche quelli di un ragazzo o di una ragazza che per una sera è stata scossa positivamente da un brivido che è stato capace di muovere corpo e mente e dare vita a infinite e ineguagliabili emozioni.

Energia allo stato puro che è fuoriuscita dal terreno, che ha preso forma attraverso la musica diventando qualcosa che a livello di sensazioni e vibrazioni ha prodotto effetti esilaranti. Le persone che hanno dato vita ad un festival di questo tipo sicuramente saranno stati mossi da un forte desiderio incontrollabile di riuscire in qualche modo  a far sentire il pubblico in uno stato semi-confusionale, come se per due intere serate si fosse praticato dello yoga al contrario e ci si fosse avvicendati in un qualche mondo parallelo “breathless”.

Microsoft Word - TAKOMA.docxIn ogni caso, i più sono sempre pronti a ricordare che tutto nasca dal caos, come qualcosa di immateriale senza alcun limite che prende forma e diventa materia, alla quale dare sostanza e peso attraverso le esperienze che si succederanno nel tempo. Cosi come l’universo o qualsiasi evento della nostra vita viene fuori da delle vere e proprie ondate di trasformazione, il new wave  è proprio questo stare dalla parte dell’onda e percepirne ogni aspetto, per non correre il rischio di  vivere a metà, di non riuscire ad essere se stessi in una bella giornata di sole scalfita dal vento di maestrale in una città che cerca il proprio riscatto.

Grazie Associazione culturale Lee van cleef, aspetteremo con trepidante attesa l’edizione 2015 del “Summer is mine festival” !

10603781_352099208276205_887249286148502402_n

Qual è la tua reazione?

emozionato
0
Felice
0
Amore
0
Non saprei
0
Divertente
0
Stefano Fiori
Stefano Fiori. Questo è il nome. Di solito non mi piace scrivere di me, la trovo pura esibizione di se stessi, ma è anche un modo per farmi conoscere ai lettori di ALPI FASHION MAGAZINE. Non mi reputo un ragazzo come tanti, e fin da piccolo ho coltivato l’idea che trascorrere del tempo con se stessi, con la propria individualità fosse un fatto affascinante, e da cui ne sto traendo qualche frutto. Scopri cose di te stesso, che probabilmente mai nessuno saprà mai. Impari che persino il silenzio ti entusiasma, ma non quanto il rumore, che insieme hanno la particolarità di avvolgere la sensibilità che ti sei creato nel tempo. I libri sono sempre stati il mio nutrimento, la mia più grande ispirazione. Mondi nel quale rifugiarsi e vivere quando non sopporti più l’idea di vivere in silenzi immensi. I libri sono colore, uno per ogni stato d’animo. Il sorriso la mia caratteristica. Non c’è una fotografia, un vecchio filmato nel quale io non sorrida. Sono sempre stato un bambino sereno, nel senso che la mia eleganza consisteva, fin da piccolo nel procedere a passi felpati, per paura di disturbare, persino a casa mia, quello che poi sarebbe diventato il più grande regno degli amori, più che di semplici affetti. Col tempo scrivere è diventato quel modo di colmare quei vuoti, nei quali dominava l’inconsistenza più assurda. Un modo per emozionarmi, e talvolta emozionare. Scrivere mi aiuta ad amplificare il dislivello tra l’essere e l’apparire. Ciò che mi definisce, almeno fino a questo punto è una sensibilità maturata col tempo, ed un amore per la bellezza, per l’arte, per i sorrisi. Mi piace pensare che queste tre cose siano collegate e possano in qualche modo rendere più autentiche in quanto più consapevoli le persone, che muovono il mondo e gli danno dinamicità e pregio, gli danno vita. www.newstilepublications.com

Ti potrebbe piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

More in:Musica