Come riporta Actionaid il 35% delle donne subisce forme di violenza almeno una volta nella vita, le bambine-spose nel mondo sono 22 milioni circa e centinaia di milioni di altre sono a rischio matrimonio forzato o precoce. Ogni anno nella sola Africa ci sono peraltro tre milioni di donne e di bambine a rischio fgm (female genital mutilation).
Del 38 percento dei casi di femminicidio, il colpevole è il partner. La situazione tenderà a peggiorare nella continua crescita della popolazione mondiale.
Si nasconde infatti dietro a cifre e a statistiche la realtà di tante donne le quali quotidianamente sono costrette a subire forme diverse di violenza; per invertire una parabola sempre più preoccupante bisogna iniziare dalle piccole cose, e, soprattutto, già dalle azioni delle comunità, ma come?
L’Assessore di Montalbano Jonico Ines Nesi
Attraverso l’attivazione di servizi e di iniziative con la mission di prevenire la violenza sulle donne e proteggere le vittime. É questo infatti l’obiettivo del progetto Rete Territoriale Antiviolenza, che vede il Comune di Montalbano Jonico, Assessorato alle Politiche sociali e Ufficio servizi sociali, capofila della Rete insieme ai comuni di Policoro, Scanzano, Tursi, Nova Siri e Rotondella nei quali saranno attivati degli sportelli di ascolto, luoghi in cui le donne vittime di violenza potranno ricevere assistenza e supporto.
La presentazione ufficiale del Progetto, come comunicano gli organizzatori, si svolgerà il 20 novembre a partire dalle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Montalbano.
Saranno presenti insieme al primo cittadino Piero Marrese, all’Assessore Ines Nesi e agli amministratori dei comuni coinvolti, anche Jolanda Silvestro, assistente sociale del Comune di Montalbano, la responsabile dei servizi sociali del Comune di Policoro Stella Montano, Stefania Lamaina, presidente dell’associazione “Obiettivo il sorriso Onlus” e Albina Antonietta dell’Acqua, presidente dell’Associazione “Moica”.
La presentazione si concluderà con gli interventi del consigliere regionale Luigi Bradascio e dell’onorevole Maria Antezza.
Valeria Gennaro