Con il progetto PigottArt e oltre 2000 pigotte realizzate per l’Unicef nel corso degli anni, Adalgisa è ormai l’artista-simbolo del Comitato di Salerno

PigottArt al fianco dei bambini. Uno dei progetti più noti del Comitato Provinciale per l’UNICEF di Salerno è sicuramente quello della pigotta salvavita. Si tratta di un simbolo di solidarietà molto richiesto sia dalle scuole che dai gruppi di volontariato. “Adottando” una pigotta, infatti, è possibile partecipare alle campagne Unicef per salvare la vita dei bambini svantaggiati nel mondo.

Notevole è stato, in questi anni, l’incremento del laboratorio del Comitato di Salerno, grazie all’impegno e dedizione della volontaria Adalgisa De Angelis, alias Adalgisart. Un’artista dalla grande caratura, che con la sua creatività sta guidando il laboratorio creativo e il progetto PigottArt.. Negli anni, Adalgisa ha prodotto oltre 2000 pigotte, tutte in vendita sullo shop online ufficiale.

PigottArt

PigottArt, un progetto esteso a tutta l’Italia

Nel 2021 il progetto PigottArt di Adalgisart è stato lanciato a livello nazionale, coinvolgendo una serie di artisti internazionali provenienti da tutta Italia. Ogni artista si è cimentato nella personalizzazione di una pigotta, creando vere e proprie opere d’arte. Si tratta di pigotte dipinte, decorate e firmate da ciascun artista.

Sono nate, così, anche le pigotte da collezione, sempre più apprezzate da un vasto pubblico di estimatori. Tra gli artisti e disegnatori coinvolti anche Bruno Brindisi, noto fumettista della Bonelli.

PigottArt

Pigotte per la Foxy

Nel 2023 il Comitato Unicef di Salerno ha aderito, inoltre, a un progetto studiato e pensato con Foxy, da oltre 20 anni al fianco dell’Unicef. Infatti, per la realizzazione di un calendario, i Comitati Unicef locali si sono alternati nella creazione di pigotte ispirate a tematiche specifiche.

E il Comitato di Salerno ha partecipato predisponendo per il mese di marzo le pigotte ballerine, ispirate al tema della danza. Un lavoro a cui Adalgisart ha dato un grande contributo.

Adalgisa, artista a 360 gradi

Nipote d’arte – l’illustre zio era il noto disegnatore, cartonista e autore pubblicitario Armando Testa – Adalgisa è stata immersa, fin da piccola, nell’ambiente creativo di Milano e dintorni. Lavorando dapprima, giovanissima, come modella, si è poi dedicata in toto all’arte, studiando architettura e acquisendo la carica di maestro artigiano.

«Attualmente le mie opere sono presenti in tutta Italia» afferma. Si tratta di sculture e arazzi molto particolari: il leitmotiv sono i materiali di recupero e i tessuti. Dopo aver iniziato a esporre nel 1988, non si è più fermata, e spesso le sue opere vengono donate a scopo benefico. È del 2022, infatti, la donazione più recente al Museo della Fondazione Collodi.

E non solo, perché – in qualità di artista e artigiana – per oltre 25 anni Adalgisa ha portato il suo marchio in giro per il mondo. In questo modo, ha preso parte a fiere internazionali e collaborato per film, programmi televisivi e serie tv. Sue anche le realizzazioni di accessori artigianali, come quelli visti nella sitcom “Maggie & Bianca Fashion Friends” o, in anni più recenti, in “Il Mistero della Scuola Incantata” (2021) e “Persi nel tempo” (2022) dei Me contro Te.

Progetti in mostra

Tra le numerose mostre per cui è stata selezionata, ricordiamo nel 2016 la sua partecipazione a The Slow Disapperance of meaning and truth nell’ambito di Paratissima Torino. Nel 2018, invece, si sposta a Milano Scultura Step Art Fair presso la Fabbrica del Vapore. Qui presenta delle opere sensoriali che riscuotono grande successo, e nel 2019 torna a Paratissima Torino per il progetto L’altro capo del filo.

In foto: arazzi e sculture Adalgisart

Filo conduttore del suo lavoro sono sempre il tempo, la memoria, gli strappi. Tra i materiali utilizzati per le sue sculture troviamo inoltre resine mixate con la carta antica, tessuti vintage e materiali di recupero.

L’impegno a scopo benefico

All’inizio del 2022, Adalgisart è tornata in campo con il Comitato per l’Unicef di Salerno, realizzando circa 30 bambole donate alle famiglie ucraine ospiti presso il Comune di Salerno. Inoltre, nello stesso anno il Comitato ha aderito a un progetto della Bonelli, realizzando la pigotta “Ian” esposta al Lucca Comics and Games. Altri progetti in campo? «Presto coinvolgeremo nuovi artisti in PigottArt» afferma Adalgisa, «perché è un progetto in cui metto il cuore, e voglio che cresca. Vorrei renderlo un progetto permanente».

Intanto, per adottare una pigotta e fare una donazione è possibile recarsi presso la sede Unicef di Salerno, in via Posidonia 161/6, oppure collegarsi al sito web www.pigotta.it e salvare, al contempo, una vita con un gesto di solidarietà.

Qual è la tua reazione?

emozionato
0
Felice
3
Amore
0
Non saprei
0
Divertente
0
Maria Cristina Folino
Laureata in Pubblicistica e Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Salerno, specializzata in programmazione e gestione d'interventi per gli archivi e le biblioteche digitali, dal 2008 collabora con stampa locale e giornali online. Già docente di scrittura creativa ed esperta di comunicazione digitale, lavora come giornalista, social media manager e copywriter. In precedenza ha vinto numerose competizioni artistico-letterarie a livello nazionale. Dopo la raccolta di poesie "Ali di Gabbiano" (Aletti Editore, Roma 2008) e due ebook con Edizioni Il Pavone, nel 2022 ha pubblicato "Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie" con Edizioni Dialoghi. Su Instagram ha un account dedicato a libri e moda: seguila su @fashionreadersit

Ti potrebbe piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

More in:Campania