Keeling e Poseidonia Beach Club: una partnership che unisce stile, sostenibilità e visione condivisa
C’è un luogo, sulla costa selvaggia e poetica del Cilento, dove l’estate prende un significato diverso. Dove la moda non si limita a vestire, ma diventa messaggio. E dove il turismo balneare si trasforma in esperienza consapevole. È qui, tra le acque cristalline di Marina di Ascea, che prende forma la collaborazione tra Keeling, brand internazionale dedicato alla salvaguardia degli oceani, e il Poseidonia Beach Club, stabilimento simbolo di un nuovo modo di vivere il mare.
Non è una semplice partnership commerciale. È una dichiarazione di intenti. Una visione comune che unisce estetica, tecnologia e responsabilità ambientale. Perché – come ricorda Andrea Claudio Galluzzo, CEO di Keeling – “il mare connette le persone”, e proprio da questa connessione nasce l’idea di un’estate che lascia un’impronta diversa: non solo sulla sabbia, ma nella coscienza collettiva.
Un abito che parla di rispetto
Le t-shirt e le polo che vestiranno lo staff del Poseidonia non sono solo divise: sono manifesti etici, frutto di un processo produttivo innovativo e sostenibile. Il brevetto Clean Color Tech di Keeling consente infatti di tingere i tessuti a bassa temperatura, senza scarichi inquinanti, riducendo al minimo l’impatto ambientale. È moda, certo, ma con la dignità di una scelta.
Ogni capo racconta una storia: quella delle praterie di Posidonia Oceanica, autentici tesori del Mediterraneo che Keeling contribuisce a proteggere e ripristinare. Filtrano l’acqua, custodiscono la biodiversità, assorbono CO₂. Sono silenziose alleate contro il cambiamento climatico, e oggi anche simboli tangibili di un’estetica che sa farsi cura.
Il beach club come laboratorio di futuro
Non poteva esserci luogo più coerente per accogliere questo progetto del Poseidonia Beach Club, realtà già riconosciuta a livello nazionale per il suo impegno concreto: energie rinnovabili, mobilità elettrica per gli ospiti, raccolta dell’acqua piovana per un orto biologico, accessibilità totale. Il tutto premiato dal titolo di “Best Quality and Sustainability”, che lo consacra come esempio virtuoso di turismo rigenerativo.
“La bellezza, se non è anche giusta, è incompleta”, afferma Gianni Rizzo, anima del beach club, con parole che suonano come un invito – o forse un monito – rivolto al futuro. Perché la vacanza non può più essere solo evasione: deve diventare occasione di cultura, di consapevolezza, di scelta.
Una visione che sa di Mediterraneo
L’estetica proposta da Keeling non tradisce le sue radici. I colori, le texture, la leggerezza dei tessuti richiamano il mondo marino con raffinata coerenza mediterranea. Ma sotto l’eleganza, pulsa una vocazione più profonda: quella di un marchio che investe in ricerca, educazione ambientale, collaborazioni con biologi marini e oceanografi. Perché parlare di sostenibilità, oggi, significa agire.
Ed è proprio questo che accade sulle rive di Marina di Ascea: non una tendenza, ma un modello concreto. Un invito alle istituzioni, ai turisti, agli operatori: il cambiamento si costruisce insieme, un gesto alla volta. Un’acqua più pulita, un capo più giusto, un servizio più umano. E un’estate che non si dimentica, perché ha saputo guardare oltre il suo orizzonte.
Tra la sabbia e il pensiero, nasce una nuova idea di vacanza: dove la moda veste la coscienza, e il mare riceve finalmente il rispetto che merita.