Gianluca Leuzzi

Gianluca Leuzzi ha contribuito a cementare il successo dei Me contro Te portandoli al cinema. E ci racconta i suoi prossimi progetti

Gianluca Leuzzi è noto alle cronache per essere il regista che ha portato al cinema i Me contro Te, ovvero Luì e Sofì, per ben sei volte tra il 2020 e il 2024. Eppure, c’è tanto altro da raccontare. Ora che la coppia ha in programma le nozze “ufficiali“, il 5 settembre 2026 all’Arena di Milano in un grande evento-spettacolo chiamato “The Wedding – Lo Show”, il regista li racconta dal suo personale punto di vista, esplorandone il fenomeno da un punto di vista sociologico e rispetto alla cultura di massa.

Gianluca Leuzzi

Photocredits: Me contro Te Facebook fanpage

Perché l’arte, si sa, a volte fa giri immensi, viaggia tra tanti canali diversi – libri, fumetti, cinema, YouTube e gadget – e poi ritorna, per arrivare dritta tra le mani (o sugli schermi) dei suoi fruitori, in questo caso i bambini.

Gianluca Leuzzi

Photo credits: Wikipedia

Quando ha iniziato a pensare di dirigere opere audiovisive destinate principalmente ai bambini?

La mia carriera è iniziata anni fa, quando MTV aveva solo un canale principale e poi Nickelodeon, interamente dedicato ai bambini. In ambito Kids, tra musica e intrattenimento, ho mosso i primi passi. Poi ho diretto Fabio Volo nella fiction a lui dedicata [Untraditional, n.d.r.] composta da due stagioni. Nel 2017, infine, è arrivata Like me, la sitcom italiana per ragazzi basata sull’originale francese #LikeMe. Per questo progetto scelsi dei giovanissimi Luigi Calagna e Sofia Scalia, molto forti sul web, che parteciparono così alla prima serie Disney Channel italiana. Fu la prima volta che la Disney decise di pubblicare online, su YouTube, la prima puntata di una serie in versione integrale: in pochissimo tempo arrivammo a 1 milione di views, il resto è storia. Anni dopo [a partire dal 2020, n.d.r.] ho ricontrato i Me contro Te per un progetto in collaborazione con la Warner Bros. Entertainment Italia, e sono nati ben sei film.

Cos’ha significato per Gianluca Leuzzi dirigere degli attori-influencer che, prima di tutto, sono un vero e proprio fenomeno di rivoluzione sociale nel mondo dell’intrattenimento?

Loro venivano dal mondo del web, l’esatto opposto del mio, diviso tra tv, cinema e fiction. Ho cercato, quindi, di mantenere intatti i capisaldi che hanno consentito di non deludere il loro pubblico, il loro mondo.

Gianluca Leuzzi

Secondo Lei, esiste un “prima di” e un “dopo”, parlando dei Me contro Te?

Sono stati loro in primis a colmare un vuoto, nell’intrattenimento italiano, che si era creato dopo la chiusura di programmi come Bim Bum Bam, L’albero azzurro, Solletico e altri andati in onda all’inizio degli anni Novanta. Possiamo dire che fino al 2005-2006, questo vuoto non era mai stato colmato appieno. Poi, a partire dal 2010, qualcosa si è mosso. Dopo Luì e Sofì ne sono arrivati molti altri, e noi, tutti insieme, siamo riusciti a ridare i giusti spazi ai bambini.

I Me contro Te vengono considerati oggi una vera e propria rappresentazione di come la società si evolve, e con essa anche il mondo giovanile. Da un punto di vista filosofico, perché secondo lei le varie arti s’intrecciano fino a permeare la cultura di massa in modo totalizzante?

Bisognerebbe chiederlo a loro! [Ride sornione, n.d.r.] Il mondo dei bambini e della fantasia non ha limiti, e questo consente una commistione di arti senza pari. Ne è la prova il fatto che siamo riusciti, come in America, a trasporre i fumetti “in video” attraverso film live action, realizzando dei prodotti audiovisivi che assomigliano a dei musical e che funzionano tantissimo negli USA già da anni. Inoltre, la sfida più difficile che abbiamo affrontato è stata riuscire a mantenere seduti per circa un’ora bambini di 4-9 anni. Ci siamo riusciti aumentando l’intensità di quello che stavano vedendo, in termini sonori e visivi, per non annoiare. Infatti, a volte ci dicono che gli attori recitano in modo “strano”, ma è tutto pensato per evitare che l’attenzione si distolga troppo dalla trama.

Lei è un artista a tutto tondo, e ha partecipato, tra le tante altre cose, al progetto della rivista “Living in the box” n° 8 presso Civico 23 No Profit Art Space a Salerno. Pensiamo anche al contenuto “materiale” della rivista, una “scatola di tesori”: prova che il testo è solo una delle tante forme che raccontano l’arte.

A questo proposito, ho ideato una raccolta di foto che avevo in archivio da 15 anni, ispirata al mondo “Young kids”, e che ritrae varie persone in un momento in cui il subconscio prende il sopravvento sul conscio. Si tratta di un momento molto particolare del sonno, in cui l’individuo si sveste delle “maschere” che ha quando si relaziona con la società. Infatti, prima o poi arriva per tutti il momento d’indossare una sorta di maschera, che nel sonno si dimentica.

A quali altri progetti sta lavorando attualmente?

Ci sono dei progetti ancora in fase embrionale, per cui al momento non posso svelare nulla…

A quale progetto o esperienza lavorativa è più affezionato?

Sicuramente è stata una soddisfazione realizzare, attraverso i sei film dei Me contro Te, una saga per bambini più estesa di quella di Fantaghirò, che conta quattro parti. Fino a quel momento, infatti, era stata la più lunga produzione italiana di questo tipo.

Gianluca Leuzzi

Photo credits: Me contro Te Facebook fanpage

Chi sono Luì e Sofì fuori dallo schermo, o dagli schermi, quando non vestono i panni dei Me contro Te?

Sono due grandissimi lavoratori, due persone molto buone.

In conclusione

Quello dei Me contro Te è un vero e proprio successo commerciale, prima che fenomeno culturale, che ha scosso il panorama dell’intrattenimento per bambini. Grazie al loro apporto, che prosegue ancora oggi, il settore ha ripreso vita con molteplici altre proposte sempre più diversificate nei canali di distribuzione e nei supporti utilizzati, che spaziano dal web al merchandising, fino alla carta stampata e al cinema.

Sintomo di una trasformazione culturale che plasma generazioni ormai pronte al cambiamento, non più semi-analogiche ma native digitali, e che sono pronte a scoprire nuovi modi di comunicare. E Gianluca Leuzzi è stato, sicuramente, tra coloro che hanno saputo intercettare, orientare e creare un mondo variegato in cui sognare, cantare, ballare e crescere.

Gianluca Leuzzi

Appuntamenti da non perdere

E mentre i Me contro Te si preparano a registrare il tutto esaurito per “The Wedding – Lo Show” ad Arena Milano, Gianluca Leuzzi espande i suoi orizzonti da Milano a Salerno. Infatti, è atteso sabato 20 dicembre, alle ore 18.30, presso Civico 23 – No Profit Art Space in via Parmenide 23 per “Living in the box”, la presentazione della rivista Civico 23 n° 8.

Si tratta di una rivista-scatola contenente opere di artisti emergenti e già affermati: Luigi Auriemma, Giovanni Bartolozzi, Maddalena Bellorini, Marco Bichisecchi, Umberto Carotenuto. E ancora, Pina Della Rossa, Annalisa Di Filippo, Luca Fasano, Pier Maurizio Greco, Wu Liu, Emanuel Palermo, Giancarlo Pavanello, Laura Pedizzi, Pio Peruzzini, Vincenzo Piazza. Senza contare Giuseppe Polegri, PTRZIA (TICTAC), Annalisa Retico, Adonai Sebhatu, Lucia Spagnuolo, Daniel Wagner, Yan Xu. E poi, naturalmente, Gianluca Leuzzi.

Due eventi da segnare in agenda, perché d’arte non ce n’è mai abbastanza: d’arte si vive.

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Maria Cristina Folino
Laureata in Pubblicistica e Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Salerno, specializzata in programmazione e gestione d'interventi per gli archivi e le biblioteche digitali, dal 2008 collabora con stampa locale e giornali online. Già docente di scrittura creativa ed esperta di comunicazione digitale, lavora come giornalista, social media manager e copywriter. In precedenza ha vinto numerose competizioni artistico-letterarie a livello nazionale. Dopo la raccolta di poesie "Ali di Gabbiano" (Aletti Editore, Roma 2008) e due ebook con Edizioni Il Pavone, nel 2022 ha pubblicato "Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie" con Edizioni Dialoghi. Su Instagram ha un account dedicato a libri e moda: seguila su @fashionreadersit

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