Nella nuova collezione Primavera/Estate 2026, David Catalán mette in scena un racconto visivo dove passato e presente si intrecciano senza nostalgia, ma con un’inedita tensione creativa. Problems — questo il titolo della collezione — nasce da un’osservazione profonda delle radici artigianali del Portogallo rurale, in particolare dei tessuti manta alentejana e dei guizos, le campanelle da pastore che da secoli scandiscono la vita nei pascoli dell’Alentejo.
Tradizione e utilitarismo, sotto forma di comfort urbano
Catalán, fedele al suo approccio ibrido, prende questi riferimenti e li distilla in capi di chiara matrice streetwear, dando vita a un guardaroba maschile dove la funzionalità incontra dettagli di forte identità culturale. Il contrasto tra rigidità e fluidità percorre tutta la collezione: volumi rilassati, tessuti stratificati e costruzioni utilitarie definiscono un’estetica contemporanea che non rinuncia al comfort.
Codici storici in un linguaggio contemporaneo
Il risultato è un codice stilistico che parla di eredità ma si muove con disinvoltura tra le strade delle città globali. Le silhouette ampie e destrutturate restituiscono un senso di libertà, mentre i dettagli — ispirati a corde, tessuti grezzi e campanelli — evocano la vita pastorale senza cadere nel folklore. È un omaggio senza retorica, un ponte tra cultura materiale e nuova urbanità.
Un progetto radicato e internazionale
Problems è parte di Portugal Fashion, iniziativa guidata da ANJE e co-finanziata dall’Unione Europea per supportare la creatività portoghese nel mondo. Un segnale forte che la moda lusitana sa guardare alle proprie radici senza paura di riscriverle in chiave contemporanea.
Con la SS2026, David Catalán ci ricorda che i “problemi” — come recita il titolo — possono trasformarsi in idee, in stimoli per costruire narrazioni sartoriali che parlano al presente. E, soprattutto, che la moda più interessante nasce spesso proprio dall’incontro tra ciò che siamo stati e ciò che scegliamo di diventare.
David Catalán SS2026: una collezione che trasforma la tradizione rurale in linguaggio urbano, risolvendo i “problemi” con uno stile che non teme contaminazioni.











