C’è un filo che cuce insieme l’Oceano Indiano e l’Himalaya, la Colombia e l’Italia, il passato e il futuro. È il filo di VesteMMundi, progetto visionario dello stilista e viaggiatore Roberto Scappaticcio, che approda al Palazzo dei Capitani di Malcesine dall’8 al 17 agosto con una mostra che è insieme esposizione, racconto e mappa sensibile del mondo.
Un viaggio tra tessuti, memoria e consapevolezza
Curata da Matteo Chincarini con il patrocinio del Comune di Malcesine, la mostra propone 14 creazioni originali di Scappaticcio, realizzate tra l’Italia, la Réunion, la Colombia e le vette dell’Himalaya. Ogni abito è una storia, una memoria cucita con maestranze locali e materiali etici: dal completo in lana gessata al kimono orientale, dal bomber in alpaca al pantalone Avant-Garde in lana di yak.
Accanto ai capi, materiali fotografici e video documentano le fasi di lavorazione, offrendo uno sguardo immersivo nei contesti umani e geografici da cui i capi nascono. L’esposizione è anche una riflessione critica sulla filiera tessile contemporanea, tra sostenibilità, lentezza e riscoperta dei saperi.
La moda come atto culturale e politico
Nato nel 2018, VesteMMundi si definisce come un progetto di moda etica itinerante. Non una semplice produzione di abiti, ma un rituale di incontro e narrazione: ogni viaggio si trasforma in una capsule collection creata con artigiani locali, con l’obiettivo di valorizzare culture, economie marginali e relazioni autentiche.
Il gesto sartoriale diventa così atto politico e poetico, in opposizione alla logica usa-e-getta della fast fashion. Ogni capo è un ponte, un luogo di scambio, un invito a rallentare. E spesso ritorna nei viaggi successivi, per essere indossato dalle comunità incontrate: moda come dono, come linguaggio condiviso.
Una mostra da attraversare con occhi e cuore
Come afferma il curatore Matteo Chincarini:
“La moda è cultura, identità, memoria. È il filo invisibile che lega il passato al futuro. VesteMMundi nasce da questa consapevolezza, come un viaggio che unisce artigianato e design, sostenibilità e comunità.”
Il Palazzo dei Capitani accoglie questo viaggio nomade in tre sale, in un allestimento che riflette il carattere ibrido, profondo e inclusivo del progetto. Un’esperienza gratuita, aperta tutti i giorni, che invita a riscoprire il valore del fare, del creare, del raccontare attraverso la materia.
VesteMMundi è molto più di una mostra: è una mappa di legami, un manifesto per la moda che ricuce il mondo con dignità e bellezza.