Valerio Berruti

Un viaggio poetico tra memoria e futuro

Fino al 2 novembre 2025, le sale di Palazzo Reale a Milano ospitano “Valerio Berruti. More than Kids”, la più ampia retrospettiva mai dedicata all’artista piemontese. Un’esposizione che va oltre la contemplazione, coinvolgendo il visitatore in un’esperienza immersiva, multisensoriale, profondamente emotiva.

Al cuore della mostra, il tema dell’infanzia diventa lente attraverso cui interrogare il presente e il futuro, tra riflessioni sul cambiamento climatico, il senso di comunità e la speranza come atto di resistenza.

Luce come emozione: la firma di Francesco Murano

Ad accompagnare le opere, un elemento fondamentale e tutt’altro che neutro: la progettazione luminosa firmata da Francesco Murano, architetto della luce di fama internazionale. È suo il compito di trasformare lo spazio in atmosfera, visione, emozione.

“Quando sono entrato nell’atelier di Valerio ad Alba – racconta Murano – ho percepito un senso di silenziosa infelicità. Quella luce naturale è diventata il punto di partenza per immaginare un’illuminazione che evocasse attesa e riflessione.”

Il risultato è una luce fioca, intima, che accarezza le sculture, proiettando ombre lunghe come tramonti dell’anima. Le figure infantili scolpite da Berruti – silenziose, raccolte, collettive – sono rese ancora più intense da questo gioco di chiaroscuri che sfiora il sacro.

Valerio Berruti

Il silenzio che racconta

Le opere di Berruti, tra cui “La giostra di Nina” e le installazioni immersive, dialogano con una colonna sonora d’eccezione: Ludovico Einaudi e Daddy G, due mondi musicali che si fondono in un sottofondo capace di amplificare il senso di sospensione.

Il curatore Nicolas Ballario sottolinea come l’infanzia, in questa mostra, non sia nostalgia, ma simbolo di possibilità: “Quel periodo della vita in cui tutto è ancora aperto è la chiave con cui Berruti ci chiede se siamo ancora in tempo per cambiare.”

In questo contesto, la luce progettata da Murano non è solo un elemento tecnico, ma un linguaggio emotivo. Ogni fascio luminoso racconta, ogni ombra suggerisce. Un lavoro fatto di sottrazione, delicatezza, intenzione.

Un’esperienza da vivere con gli occhi e con l’anima

Non si entra nella mostra per guardare. Si entra per sentire. Per lasciarsi attraversare da quella “poesia del non detto” che permea lo spazio espositivo. Il visitatore è chiamato non solo a osservare, ma a sostare, ascoltare, portare con sé il peso lieve – ma necessario – della riflessione.

“More than Kids” è un racconto collettivo, una preghiera laica per un mondo fragile, ma ancora pieno di possibilità. La luce, ancora una volta, non è solo ciò che illumina. È ciò che rivela.

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Redazione
Alpi Fashion Magazine è una testata giornalistica che tratta argomenti di moda,arte nuovi stili, eventi, talenti e mode contemporanee. Il suo obiettivo è quello di rendere il mondo della moda multimediale e accessibile. Testata giornalistica Autorizzazione Tribunale di Cagliari – Numero ruolo: 02/16 del 12/04/2016

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