Editoriale di: Gabriele Vinciguerra
C’è chi le chiama “reti di influenza”, chi “gruppi di pressione”, chi più esplicitamente “lobby”. Ma dietro ogni parola edulcorata si nasconde una verità più scomoda: una parte crescente della politica estera americana non è più decisa dalla Casa Bianca, né dal Congresso, né tantomeno dal popolo. È decisa da chi ha i mezzi per orientare il consenso, manipolare l’urgenza, comprare le alleanze.
Le tre sigle al centro di questa strategia sono ben note negli ambienti politici, ma quasi sconosciute all’opinione pubblica: AIPAC, ELNET, EFI. Tutte e tre collegate da un asse invisibile che collega Washington, Tel Aviv, Bruxelles e i centri nevralgici del potere occidentale.
AIPAC – Il cuore della pressione israeliana in America
Fondata nel 1954, AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) è la più potente lobby pro-Israele negli Stati Uniti. Negli ultimi anni ha superato ogni soglia di influenza: ha creato un PAC e un Super PAC per finanziare direttamente candidati e campagne elettorali. Solo nel 2022, ha speso oltre 40 milioni di dollari, eleggendo i suoi “alleati” e distruggendo le carriere di chiunque osasse criticare Israele.
Ma AIPAC non si limita a finanziare. Forma giovani leader, condiziona think tank, crea narrazioni, e produce documenti strategici che influenzano direttamente la politica estera americana.
ELNET ed EFI – La versione europea
In Europa, ELNET (European Leadership Network) opera sul modello di AIPAC: organizza missioni parlamentari, eventi politici, briefing riservati con rappresentanti israeliani. La sua influenza è cresciuta silenziosamente, penetrando i Parlamenti di Francia, Germania, Italia, Belgio.
EFI (European Friends of Israel) è stata attiva tra il 2006 e il 2015, sostenendo il dialogo istituzionale tra Bruxelles e Tel Aviv. Anche se formalmente inattiva, molti dei suoi contatti operano ancora dietro le quinte.
Trump, l’Iran e il consenso da guadagnare
Il 21 giugno 2025, Donald Trump ha ordinato il bombardamento di tre siti nucleari iraniani. Nessuna dichiarazione di guerra. Nessun voto del Congresso. Solo l’annuncio in diretta televisiva: “Abbiamo neutralizzato una minaccia”.
Ma l’Iran era davvero una minaccia?
Secondo il Senate Intelligence Committee, no. “L’Iran non stava costruendo armi nucleari”. Nessuna prova concreta, nessun attacco imminente. Solo la solita narrativa: l’Iran come nemico dell’Occidente, costruita, amplificata e spinta da Israele e dalle sue lobby.
Fonti come Reuters e The New Yorker sostengono che Israele abbia fornito “intelligence selettiva” all’amministrazione Trump. Un’informazione strategicamente calibrata per ottenere ciò che Netanyahu e i falchi israeliani volevano da anni: l’attacco preventivo all’Iran.
Trump, in campagna elettorale, isolato a livello interno, ha trovato in questa mossa un’occasione d’oro per mostrare forza, garantirsi il sostegno di AIPAC e ribadire la fedeltà all’alleanza USA-Israele.
E mentre il Medio Oriente brucia, Russia e Cina osservano
Nel grande silenzio mediatico, la Russia ha rafforzato i suoi legami con Teheran, fornendo tecnologia, supporto logistico e posizionando asset strategici nel Caspio. Nessuna reazione pubblica forte all’attacco USA: solo diplomazia ambigua, sanzioni minacciate, e uno sguardo lungo verso il momento giusto per colpire a sua volta.
La Cina, dal canto suo, ha condannato l’azione americana, ma senza intervenire militarmente. Ha avviato trattative per garantire il flusso energetico dallo Stretto di Hormuz, e nel frattempo rafforza le basi navali nel Pacifico e sostiene il rial iraniano contro il dollaro.
Gli scenari possibili
Guerra regionale allargata: l’Iran reagisce con forza, Israele replica, Hezbollah si attiva dal Libano, e gli Stati Uniti vengono trascinati in un conflitto senza fine.
Guerra fredda 2.0, ma calda a tratti: Russia e Cina sostengono indirettamente l’Iran e destabilizzano economicamente l’Occidente, senza conflitto diretto.
Esplosione multipolare: nuove alleanze si formano, l’asse occidentale si spacca tra chi sostiene l’intervento (es. UK, Polonia) e chi lo condanna (es. Francia, Spagna, parte dell’Italia).
Crisi interna americana: proteste di massa, richieste di impeachment, fratture tra Congresso e Casa Bianca. Il paese più potente del mondo vacilla, e il mondo con lui.
Conclusione: la guerra è solo un sintomo
La guerra in Iran, l’attacco unilaterale, la complicità mediatica, non sono errori. Sono sintomi. Sintomi di una malattia che ha un nome preciso: perdita della sovranità democratica.
Se le scelte di guerra vengono guidate da lobby, da interessi esterni, da narrazioni imposte… allora non è più il popolo a decidere. È il denaro. È la paura. È l’influenza.
E quando il potere di decidere della vita o della morte di un popolo passa da un Congresso eletto a un’email riservata di un alleato estero, allora non siamo più in democrazia.
Siamo in un’illusione ben confezionata.
Fonti principali
Sulle decisioni di Trump e l’attacco all’Iran
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New York Times – Trump Asked for Options on Attacking Iran’s Nuclear Sites
🔗 https://www.nytimes.com/2020/11/16/us/politics/trump-iran-nuclear.html -
Reuters – How Trump, a self-proclaimed ‘peacemaker,’ embraced Israel’s campaign against Iran
🔗 https://www.reuters.com/world/middle-east/how-trump-self-proclaimed-peacemaker-embraced-israels-campaign-against-iran-2025-06-19/ -
The Guardian – US intelligence told senators Iran not building nuclear weapon despite Trump claim
🔗 https://www.theguardian.com/us-news/live/2025/jun/18/donald-trump-brad-lander-ice-iran-israel-pakistan-india-fed-jerome-powell-us-politics-live-updates
Sull’influenza di AIPAC nella politica USA
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The Intercept – AIPAC’s Super PAC Has Spent Over $30 Million To Defeat Progressives
🔗 https://theintercept.com/2022/07/28/aipac-democrats-super-pac-2022/ -
Haaretz – How AIPAC is spending tens of millions to reshape the Democratic Party
🔗 https://www.haaretz.com/us-news/2022-07-26/ty-article/.premium/how-aipac-is-spending-tens-of-millions-to-reshape-the-democratic-party/00000182-c2f1-dc14-a1e2-f3f3fa670000 -
OpenSecrets.org – AIPAC PAC & United Democracy Project – Federal Political Donations and Expenditures
🔗 https://www.opensecrets.org/political-action-committees-pacs/aipac-pac/C00880034/summary/2024
Sull’intelligence selettiva e il ruolo israeliano
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The New Yorker – Donald Trump, Benjamin Netanyahu, and the Making of a Shadow War With Iran
🔗 https://www.newyorker.com/news/letter-from-trumps-america/donald-trump-benjamin-netanyahu-and-the-making-of-a-shadow-war-with-iran -
Axios – Israel pushes US for coordinated Iran response behind closed doors
🔗 https://www.axios.com/2025/06/17/israel-iran-attacks-coordination-us-netanyahu-trump
Sulla posizione costituzionale e le critiche al Congresso
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CNN Politics – Lawmakers raise alarm over Trump’s military authority on Iran
🔗 https://edition.cnn.com/2020/01/03/politics/congress-trump-iran-powers/ -
Congressional Record – Senate Intelligence Committee Hearing, June 2025
(estratto pubblicato via The Guardian, vedi fonte 3)