Roma, 14 novembre 2016 è la data da ricordare come punto di partenza per la realizzazione del nuovo progetto per la realizzazione dello stadio della Roma Tor di Valle.
Una realtà dinamica, moderna dove il mondo del calcio incontrerebbe altre realtà per offrire alla città di Roma la possibilità di accrescere il suo prestigio.
Il Ceo Baldissoni, l’AD Gandini e il proprietario dei terreni di Tor di Valle sui quali sorgerà il nuovo Stadio della Roma, Parnasi fanno il loro ingresso alla casa dell’architettura poco prima dell’inizio della conferenza stampa in programma alle 11.00.
Ospite d’eccezione, il calciatore Florenzi, in rappresentanza della AS ROMA. “Voglio uno stadio infuocato a contatto con i tifosi” le parole che hanno colpito nel suo discorso finale. Si aspettano un ritorno economico a livello di Torino e Bayern.
La presentazione del Preside della Facoltà Giuseppe Ciccarone e dal team di docenti che ha preso parte alla redazione del documento, riporta numerose informazioni di carattere economico circa gli effetti positivi del progetto. Tor di Valle infatti produrrebbe diversi lavori di costruzioni per impreziosire l’area urbana e fornire una riqualificazione dei servizi al cittadino.
Interviene alla conferenza, in qualità di relatore, il Presidente di Eurnova, “Da imprenditore e cittadino romano sono orgoglioso di questa sfida, partita 4 anni fa. Per Roma non è solo un passo in avanti, ma un vero e proprio balzo nel futuro. Altre capitali lo hanno vissuto già. Siamo nella casa dell’Architettura, ma ringrazio anche gli altri studi che ci hanno aiutato in questa splendida avventura. Come imprenditore questa città meriterebbe un progetto all’avanguardia come questo. Il progetto ha pochi esempi simili in Italia, ci sarà un Business Park che potrà accogliere più di 20.000 lavoratori. Questa è un’occasione per rilanciare l’immagine della città, che è sempre che è sempre stata coinvolta in ogni passaggio. Non abbiate paura, Roma merita un cambiamento”.
Ciccarone, sottolinea il lavoro svolto dall’università circa la didattica per riuscire a favorire decisioni nette per le imprese coinvolte nel progetto in qualità di finanziatore.
Un investimento privato garantisce soluzioni positive anche nel sociale. In termini di valore aggiunto l’impatto economico del progetto sarebbe pari a due volte e mezzo quello prodotto dall’EXPO 2015 sulla città di Milano e superiore del 68% a quello del Giubileo. Infatti, quest’ultimo comporta un valore aggiunto di 11 miliardi contro i 18,5 dello Stadio. Dal punto di vista occupazionale c’è una creazione netta pari a 12.500 ULA, nonché una riduzione media del tasso di disoccupazione annuale pari a circa 0,8 punti percentuali. Le opere di interesse strettamente generale ammontano a circa 262 milioni di euro. Gli interventi sul verde pubblico riguardano 62 ettari. Quando si parla di mobilità si parla di risanamento, ci siamo occupati degli effetti che potrebbero esserci sul risanamento del suolo, il regime delle acque, la capacità di attrezzare il verde non disponibile per i cittadini e la valutazione dei rischi incendio. La costruzione del ponte ciclopedonale diminuisce il tempo di percorrenza tra le stazioni Magliana e Tor di Valle dagli attuali 30-35 minuti ai 23 a piedi. Gli interventi di risanamento ambientale contribuiscono alla mitigazione del rischio idraulico, portando il livello di rischio dell’abitato di Decima-Torrino (circa 10.000 abitanti) dai livelli di rischio R4 e R3 al livello più basso”.
Conclude la conferenza Florenzi, “Non parlo dell’infortunio perché non è il luogo adatto. Oggi si parla di una cosa importante, da cittadino e giocatore romano. Sono orgoglioso di vedere la nostra società essere così attiva su questo punto. La struttura darà innanzitutto molti posti di lavoro. C’è gente a casa che ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia. Poi porterà ricavi economici alla Roma e al Comune. Io vado nel rettangolo verde, la cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato, dove posso avere vicino i tifosi che mi incitano a far meglio. Ho avuto la fortuna di giocare in stadi dove questo succedeva, e da avversario non è facile. In Nazionale ho giocato due volte a Torino ed è bello avere persone che ti spingono quando perdi. Lo stadio l’ho intravisto, e dai modelli è veramente bello. Sono felice di rappresentare la Roma, spero di giocarci presto in questo stadio. Sarà affascinante”.
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Laura Savini