L’arte della frattura
Dal 15 al 18 ottobre 2025, la Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week ha aperto la sua nuova edizione con una sfilata che è stata insieme performance, rito e dichiarazione poetica: quella di Romeo Gigli, maison ospite speciale della manifestazione.
Sotto la direzione creativa di Alessandro De Benedetti, la casa di moda italiana ha presentato una selezione di capi dalla collezione Spring–Summer 2026 “Severance”, trasformando la passerella in una meditazione visiva su fragilità, identità e rinascita.
“Severance” nasce da un taglio – reale e simbolico – che non distrugge, ma trasforma la frattura in linguaggio estetico.
È la narrazione di una separazione che si ricompone in forma di bellezza, di un gesto che diventa scrittura sartoriale.
Abiti che respirano, emozioni che si ricuciono
I drappeggi in sete liquide, le organze trilobate attraversate da sottili righe coloniali e le superfici ricamate in foglie di corda delineano una geografia intima del corpo, dove ogni cucitura è memoria, ogni orlo una ferita rimarginata.
Le strutture ergonomiche e le crinoline nascoste costruiscono una femminilità sospesa tra rigore e vulnerabilità, tra grazia e resistenza.
In passerella si sono alternati capi che sono più che abiti: il Dress Cloud Busting, in voile di seta polvere, che avvolge il corpo come un pensiero in movimento; il Dress Willow, in reed lace nera o avorio, che unisce forza e purezza; il Dress Violante, nei toni coral e sky, simbolo di rinascita; e la Jacket Sofia Coppola, in canvas bianco con fodera in fil coupé, omaggio alla delicatezza del gesto e al linguaggio cinematografico.
La palette cromatica – butter, sky, coral cream, sand, ivory e black – disegna un paesaggio emozionale in cui il colore non domina ma accarezza, accompagna, svela.
Una collezione che parla di identità
A Bucarest, la selezione dei look ha dato corpo alla filosofia di Severance: un equilibrio tra memoria e metamorfosi, tra controllo e abbandono.
Le trasparenze di voile e organza, le stratificazioni sabbia e cielo, i volumi scultorei nei toni butter e coral hanno restituito una visione pittorica della femminilità contemporanea.
Ogni outfit – dal dress in reed lace e voile butter al trench in canvas sky, fino agli abiti scultorei nei toni giallo luce – si è fatto tassello di una narrazione interiore: quella del taglio che separa e unisce, del gesto che trasforma la fragilità in forza creativa.
La continuità di un’estetica poetica
L’estetica di Alessandro De Benedetti per Romeo Gigli continua a muoversi tra memoria e metamorfosi, esplorando il confine tra forma e sentimento, corpo e rappresentazione.
La partecipazione come special guest alla Mercedes-Benz Bucharest Fashion Week non è soltanto un riconoscimento internazionale, ma anche la conferma di una poetica coerente e in continua evoluzione, che trasforma la sartoria in riflessione sull’identità e sulla condizione umana.













