Ordine Crepusculum è il romanzo di un promettente autore campano, edito da BookSprint: l’abbiamo letto per voi

Ha ideato questo fantasy quasi per gioco, popolandolo di demoni, antichi stregoni, dei, troll, orchi, elfi, nani, gnomi, folletti, creature mitiche e non-morti, e descrivendolo con uno stile che ricorda le atmosfere de Il Signore degli Anelli.
Nel primo capitolo della saga, “Il lamento degli Innocenti”, i popoli del Pianeta esasperati dalla guerra chiedono aiuto a un Ordine di guerrieri capaci di usare la spada e le arti magiche: l’Ordine Crepusculum, che dovrà impedire ai demoni di diventare i padroni del mondo. Punto cruciale della storia è la spedizione intrapresa da Doch “Master”, lo spietato e ambizioso Nemesi, l’abile spadaccino Mantus, il rozzo Kranyus, l’impulsivo Berk, Domur “Ghost”, l’insicuro Felix e Blaeson detto “Lama Fredda”, che via via affronteranno un fantastico ed avventuroso viaggio per impossessarsi di particolari manufatti, armati soprattutto di speranze e della loro amicizia.
Ecco cosa ci ha raccontato Nicola sul suo libro, pubblicato alcuni mesi fa, a cui presto seguiranno altre emozionanti avventure.
Quando è nata l’idea di Ordine Crepusculum?
Era una sera d’inverno di tre anni fa, faceva molto freddo, pioveva a dirotto e non riuscivo ad addormentarmi; così iniziai per gioco a procurarmi un foglio, impugnare una penna e iniziare a mettere su carta la trama di quello che allora pensavo fosse “un ipotetico romanzo”. Quando vidi che ciò che avevo scritto mi piaceva ho continuato, redigendo quello che poi è diventato il capitolo 1. Da allora non mi sono più fermato.
Parlaci del tuo libro. Quali sono i suoi punti forti, e perché dovremmo leggerlo?
Il punto di forza di ogni libro fantasy è che questo genere letterario non potrà mai essere esplorato completamente, perché rispetto a tutti gli altri permette allo scrittore di dare sfogo alla fantasia più sfrenata senza limiti. Attraverso Ordine Crepusculum cerco anch’io di trasmettere dei messaggi, tra cui l’idea che la differenza tra il mondo reale e quello in cui è ambientato il mio libro è quasi inesistente. In entrambi i mondi si fronteggiano le stesse problematiche, e gli esseri viventi di entrambi i mondi sono chiamati a combattere per gli stessi obiettivi, ciascuno a modo suo. Inoltre, la presenza di un vortice di personaggi e il fatto che nessuno di loro, meno che mai i protagonisti, sono completamente buoni o cattivi, sfata il mito presente nella maggior parte dei libri e film in cui gli individui devono essere necessariamente l’una o l’altra cosa.
A cosa ti sei ispirato?
Il mio libro si ispira maggiormente a Il Signore degli Anelli, massima espressione del genere fantasy, e presenta moltissimi elementi in comune. Inoltre ci sono forti influenze da parte di videogiochi e cartoni animati giapponesi che hanno segnato la mia infanzia, tra cui Final Fantasy e Skyrim, senza contare le decisive influenze provenienti dalla mitologia norrena. L’idea di scriverlo è nata dalla forte volontà di mettermi in gioco, plasmando una storia tutta mia e miscelando queste fonti.
Anche nei personaggi c’è anche qualche elemento parzialmente autobiografico?
Non c’è nulla di autobiografico, sebbene nel testo siano presenti moltissimi ideali in cui credo – libertà, giustizia, lealtà, onore – nonché l’esaltazione alla difesa di questi valori e di tutto ciò in cui crediamo. Il personaggio che ho caratterizzato meglio è Nemesi. Sono fortemente legato a lui, come autore, perché rappresenta ciò che vorrei essere nella vita reale (anche se non in maniera così esagerata) poiché rispecchia appieno la figura dell’antieroe. Non un buono, ma una persona che sta dalla parte dei buoni, ossia la rappresentazione del principio machiavellico “il fine giustifica i mezzi”.
Prevedi di pubblicare il seguito della saga a breve?
Per quanto riguarda Ordine Crepusculum, di sicuro proseguirò con uno o più libri. Non saprei dire quanti, perché lo svolgimento della storia è ancora in fase di elaborazione. Ma ho intenzione di scrivere anche altre storie, di genere diverso.
Come sei entrato in contatto con il tuo Editore? Farsi pubblicare è stato più o meno facile di quanto ti aspettassi?
L’autore emergente, di solito, effettua una ricerca sulle case editrici, invia il manoscritto a quelle che apprezza, e da lì in poi riceve eventuali offerte editoriali. Anche per me è stato lo stesso, ho ricevuto proposte anche da altre case editrici, ma alla fine ho scelto Book Sprint Edizioni. Non è stato molto semplice, perché gli editori sono molto selettivi nella scelta degli scrittori esordienti. A tal proposito, ringrazio l’editore Vito Pacelli che ha deciso di credere in me e nel mio romanzo.
Da autore emergente, cosa pensi dell’autopubblicazione?
Penso sia un’arma a doppio taglio. Se da un lato i costi della pubblicazione vengono ridotti, dall’altro lo scrittore, non avendo una casa editrice alle spalle, dovrà provvedere di persona alla distribuzione e pubblicità in un mercato che è già in declino. Non la consiglio agli autori emergenti proprio perché… emergenti. Se sei uno scrittore alle prime armi, ci vorrà più tempo per farsi conoscere. Penso che questa scelta convenga di più ad un autore già affermato. Senza contare che, in fin dei conti, in entrambi i casi i diritti d’autore restano allo scrittore… Anche nel caso in cui decida di rescindere dal contratto stipulato con la Casa Editrice.
Per ulteriori info su Ordine Crepusculum basta collegarsi al sito web di BookSprint, seguendo questo link.












