Il fashion system cambia e New York ne accoglie i primi segnali.
Per la prima volta, la moda, da sempre sinonimo di esclusività si apre al pubblico.
Il direttore creativo Givenchy, Riccardo Tisci, cambia le regole invitando alla sua sfilata newyorkese gli studenti del FIT: Fashion Institute of Technology e 720 persone che hanno acquistato on line il biglietto di’ingresso.
Tisci lancia un segnale, già anticipato dalla scelta di Donatella Versace come simbolo della maison. Vuole superare i vecchi schemi del fashion system testimoniando l’elegante rinnovo del business della moda.
Donatella Versace afferma che la “moda deve ripartire da un dialogo tra i vari designer per superare le competitività.
E’ necessario costruire qualcosa di diverso perché il mondo cambia ed anche la moda è cambiata. Bisogna andare oltre le vecchie regole, conclude”.
Le parole della testimonial arrivano in passerella, Givenchy si avvale dell’artista Marina Abramovic che per omaggiare la sfilata si è servita di tableau vivant per revocare l’acqua, simbolo di epurazione ed immagine della donna che posa sotto la doccia per evocare il lasciar passare del passato.
Esempio di contaminazione e simbolismi, a partire dalla data: 11 settembre, scelta per condividere con i cittadini un messaggio positivo di speranza e spiritualità reso ancor più emozionale dalle note soavi dell’Ave Maria di Schubert. Sfilata in 3d per la presentazione della collezione SS 16 di Givenchy.
Le donne di Riccardo Tisci sembrano essere asessuate. Si mixano al genere maschile promuovendo una fusione di orientalismo e sincretismo occidentale che hanno fatto di Riccardo Tisci un designer visionario ed unico nel suo stile.
Laura Savini
Fashion Communication