Prende vita la nuova collezione AI 17/18 di LV per opera di Nicolas Ghesquière.
La nuova collezione invernale di Louis Vuitton creata da viene presentata nella Cour Marly, immenso spazio del Museo Louvre completamente dedicato ai capolavori della scultura. In passerella continua l’estetica giovane e senza confini inaugurata dal designer.
La descrizione di una giovinezza. Potrebbe essere questa, in sintesi, l’opera di Nicolas Ghesquière da Louis Vuitton. Ne è conferma la nuova collezione invernale, presentata in un vero e proprio santuario di Francia: Cour Marly, un immenso spazio del Museo Louvre completamente dedicato ai capolavori della scultura dei più grandi artisti del XVII e XVIII secolo.
Senza confini. Così il designer descrive ogni pezzo della sfilata, praticamente un guardaroba che attinge allo sportswear per poi arricchirlo, ampliarlo e soprattutto farlo aderire ai completi più classici e formali. Si compongono di questo gli ibridi di Ghesquière: esagerazione della linea (spalle importanti, maniche squadrate) e desiderio di proporre qualcosa di urbano, ovvero pensato da chi e per chi vive nelle metropoli. Il tutto si traduce in una durezza che a volte è riuscita a rivoluzionare la moda (come nella prima, affascinante sua collezione per Vuitton presentata in un altro spazio del Louvre), altre è servita solo a diventare scenografia e sperimentazione fine a se stessa (come nella spettacolare passerella di Rio de Janeiro).
La nuova collezione, probabilmente, continua il percorso aperto dalla prima, aggiungendo pezzi all’estetica della ragazza cosmopolita pensata dal designer (tra gli altri, i nuovi stivali che sviluppano in verticale i camperos e una nuova borsa dall’aria più astratta) e insistendo sulla nonchalance pratica e sofisticata che è poi la strada maestra percorsa da questo designer.
Laura Savini