Rattoppare, riparare, ricucire: il tridente della moda attuale. Tornano in passerella le toppe con un nuovo significato e per personalizzare gli abiti e gli accessori di tendenza. Oltre alla libera creatività del cucire su un tessuto piuttosto di un altro, le patch o più comunemente toppe in questi ultimi anni sono state proposte da numerosi stilisti dal calibro di Marc Jacobs, Gucci, Miu Miu, Stella McCartney, Patrizia Pepe.
Di recente unite a capi decorati con applicazioni a forma animale di api, tigri, pappagalli o anche fiori.
Oggi è possibile acquistare una varietà di abiti e accessori già decorati con toppe. La moda soprattutto per i più piccoli dove già sono presenti toppe di ogni forma e tessuto anche decorate con glitter multicolore.
Cuore, fiocco, stella, due faccine, banana, ciliegia, bacio, teschio, ananas e un lettering con il classico “Love” tra i simboli più in voga.
Facciamo un passo indietro. Per molti anni le toppe sono state usate per rammendare o riparare buchi ed usure sugli abiti o per identificare i gradi delle divise militari facendo notare in tal senso chi contava e dando quindi alle uniformi un’unità specifica. Negli anni 70 invece diventano segno distintivo di abiti folk, apprezzate dagli hippies per identificare un’epoca: la pace, il pugno, la a anarchica, la scritta love ad esempio. Una specie di marchio di appartenenza che varia poi nel tempo. Negli anni 70 a caratterizzare il filone punk ci sono state borchie e spille con a capo Vivienne Westwood.
Invece di patch ricamate con segni di pace e fiori, i punk di strada indossavano toppe di stoffa delle loro band preferite.
Negli anni 90 vengono invece usate per rattoppare i jeans strappati, dalle semplici alle coloratissime, decorate con strass e paillettes. Designer come Martin Margiela, Ann Demeulmeester, Helmut Lang, Rei Kawakubo e Raf Simons le recuperano facendole proprie negli anni a seguire e facendo diventare la toppa simbolo di anticonformismo.
Al di là del fashion system la toppa resta comunque un “must” dell’abbigliamento bikers cui decorazioni risalgono al recupero dei loghi antichi, bandiere e simboli veterani.
Laura Savini