Il gatto di Freeman

Presentato il 24 ottobre alla Mondadori di Cava de’ Tirreni (SA), “Il gatto di Freeman” si propone di esplorare il misterioso mondo dei frattali

Il 24 ottobre scorso, alle ore 18.30 presso la libreria Mondadori in Corso Umberto I n° 320 a Cava de’ Tirreni (SA), il professore Giuseppe Vitiello ha presentato la sua opera dal titolo “Il gatto di Freeman. La bellezza felina dei frattali”.

Pubblicato nel settembre 2024 da Mondadori Università, il saggio tratta la teoria quantistica dei campi applicata allo studio del cervello, mostrando come l’attività cooperativa di milioni di neuroni può essere spiegata solo con una visione macroscopica, assieme a quella microscopica, delle neuroscienze.

Il gatto di Freeman

E, sorprendentemente, c’è un’analogia con la musica. Come la bellezza di un brano corale si coglie ascoltando il coro e non i singoli cantori, ogni neurone, fuso nell’unità del suono, vive in un campo che ascolta e a cui contribuisce.

Come in un frattale, anche ciascuno di noi appartiene a un coro, assieme agli altri e al mondo che vediamo come il nostro Doppio. La coscienza è un continuo dialogo con questo Doppio, e la “bellezza” (che l’autore definisce “felina”) dei frattali si sviluppa proprio in questo senso.

La presentazione, interessante e ricca di spunti inattesi, ha catturato l’attenzione dei lettori presenti. Nelle neuroscienze, il modello matematico della “teoria del caos” è quello appunto basato sulla dimensione frattale. Il termine venne coniato nel 1975 da Benoît Mandelbrot nel libro “Les Objects Fractals: Forme, Hazard et Dimension” per descrivere i comportamenti matematici che sembravano avere un movimento “caotico”. Un oggetto “frattale” è un oggetto geometrico che ripete infinite volte la sua forma su scale diverse. Un elemento, quindi, che può suggerire nuove soluzioni applicate alle neuroscienze.

Il gatto di Freeman

L’autore

Giuseppe Vitiello è professore onorario presso l’Università di Salerno. In particolare, svolge attività di ricerca nella fisica delle particelle elementari, dei sistemi biologici e del cervello. Già associato all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è anche membro del comitato scientifico di Network europei e dell’European Science Foundation.

Autore di circa trecento pubblicazioni, è coautore con Blasone e Jizba del testo Quantum Field Theory and its macroscopic manifestations (2011) e con Umezawa del testo Quantum Mechanics (1985, tradotto in giapponese nel 2005).

Inoltre, è autore del volume My Double unveiled (2001), e ha curato con Globus e Pribram Brain and Being. At the boundary between science, philosophy, language and arts (2004). Con “Il gatto di Freeman“, già disponibile su Mondadori Education, si propone di riaprire il dibattito sulle neuroscienze.

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Maria Cristina Folino
Laureata in Pubblicistica e Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Salerno, specializzata in programmazione e gestione d'interventi per gli archivi e le biblioteche digitali, dal 2008 collabora con stampa locale e giornali online. Già docente di scrittura creativa ed esperta di comunicazione digitale, lavora come giornalista, social media manager e copywriter. In precedenza ha vinto numerose competizioni artistico-letterarie a livello nazionale. Dopo la raccolta di poesie "Ali di Gabbiano" (Aletti Editore, Roma 2008) e due ebook con Edizioni Il Pavone, nel 2022 ha pubblicato "Tim Burton e il catalogo delle Meraviglie" con Edizioni Dialoghi. Su Instagram ha un account dedicato a libri e moda: seguila su @fashionreadersit

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