Se è vero che la moda imita, reinterpreta, rinnova, inventa, bisogna essere pronti anche alle idee più bizzarre.
Presentate sulle passerelle di Milano durante la scorsa Milan Fashion Week, la nuova ballerina da Uomo firmata Gucci diventa il cult della stagione ponendo l’impronta per la rivoluzione della calzatura che nessuno voleva.
Glitterate, pitonate, alla schiava. Gucci ne ha per tutti, ed è solo l’inizio.
Idea del tutto italiana che nasce da un progetto di Alessandro Michele il nuovo direttore artistico della maison.
L’uomo Gucci è sempre più vicino all’universo femminile.
Fondata a Firenze nel 1921 da Guccio Gucci, la casa di moda italiana è uno dei marchi più famosi e rinomati a livello internazionale, ponendosi come icona di stile per le celebrità holliwoodiane e non solo.
Nel 2014 Frida Giannini lascia la direzione del marchio dopo ben 12 anni di successi, lasciando il testimone ad Alessandro Michele, direttore creativo con la responsabilità di tutte le collezioni di prodotto, e dell’immagine del marchio.
La sfilata della Milano Fashion Week è stata la prima collezione maschile interamente ideata dal nuovo stilista.
Un uomo atipico, fuori dagli schemi, protagonista di una visione che ha dato adito a molte riflessioni sia tra gli addetti al lavori che fuori le sfilate. Abolizione dei sessi e reintepretazione.
Anche perché, se le ballerine da uomo arrivano oggi, l’abolizione dell’uomo maschio non è certo novità assoluta.
Fashion communication
Laura Savini