Apre il nuovo Gucci Garden per opera dell’head designer del brand Alessandro Michel
Dal 10 gennaio 2018 si è dato il via a questo nuovo concept dove è possibile mixare in un solo dialogo diverse realtà: la natura, i sapori, storia oltre la moda.
Al suo terzo anno di attività, il direttore artistico della maison punta a concepire e reinventare lo spazio di Palazzo Della Mercanzia su Piazza Della Signoria a Firenze, in principio ufficio dell’ex direttore artistico Frida Giannini, poi diventato Museo Gucci. Al primo piano è allestita una nuova boutique super esclusiva dove i visitatori/acquirenti potranno acquistare collezioni uniche non fruibili negli store commerciali o attraverso canali web.
Un’esclusività quindi non solo legata al prèt-a-portèr, ma anche oggettistica: scatole, manichini rivestiti di raso, taccuini, memorabilia, bookstore, complementi d’arredo ed oggetti da collezione da far gola a qualsiasi amante della storica casa di moda italiana.
Guccification, Paraphernalia, Cosmorama, Cinema da Camera, De Rerum Natura, Ephemera questi i nomi di ogni singolo spazio curato da Maria Luisa Frisa e realizzati attraverso racconti, elementi creativi: “Abbiamo deciso di fare dello spazio un laboratorio dove tutti gli elementi sono a disposizione per una sperimentazione creativa” ha raccontato durante un intervista.
Le sale “De Rerum Natura”, raccontano invece la passione della maison per la flora e fauna, attraverso la testimonianza delle collezioni di abbigliamento vintage, contemporanee, o anche attraverso statuette di animali in argento prodotte dalla Maison negli Anni 50, materiale grafico originale di Vittorio Accornero, al quale era stato affidato il compito di creare lo stampato Gucci Flora nel 1966.
Dal vintage al rococò grazie alla presenza di mobili d’epoca realizzati ad hoc.
A testimonianza i richiami esoterici: il grande occhio luminoso o il serpente, la cui iconografia sta a cuore ad Alessandro Michele: “Il serpente, che si insinua dappertutto e che, in un certo senso, simbolizza un perpetuo inizio è un perpetuo ritorno” ha commentato il direttore artistico in rapporto anche alla sua concezione artistica di rottura con i fili temporali della moda contemporanea. Preferisce il ritorno al vecchio “con accenni al nuovo”: una commistione a 360°.
Considerando il successo di fashion e Food anche Gucci dedica uno spazio legato al palato: La Gucci Osteria è stata affidata allo chef stellato Massimo Bottura.
Nessun prezzo da capogiro, ma un range contenuto (dai 10 ai 30 euro) completo di pietanze a testimonianza della tradizione culinaria fiorentina, centro focale di arti e culture nell’Italia rinascimentale
Il file rouge del progetto? Guardano al passato in una chiave non nostalgica. Prendono il meglio di ciò che c’era ieri e lo proiettano nel futuro con capacità critica.
Laura Savini