Appena uscito nelle sale il nuovo film di Woody Allen “Cafè society” diventa una icona di stile.
Ambientato nella Holliwood degli anni 30, ha per protagoniste la bellissima Kristen Steward e Blake Lively.
Come non poter diventare uno stile di moda da reinterpretare?
Abiti chemisier, tailleur con giacche rinforzate e gonne sopra il ginocchio per il giorno. Abiti mini, stile charleston ricamati, paillettes e frange per la sera.
In alternativa lunghi sheer dress in lucido satin con décolleté drappeggiati e misuratissime code. Capelli con morbide onde, orecchini chandelier di diamanti e scarpe modello mary jane completano il look in maniera impeccabile.
In passerella tante le reinterpretazioni anni 30: dagli abiti corti di Amen Couture, sensuali, con sfumature decise e con dovute trasparenze velate al punto giusto. Ricami preziosi effetto 3D ma anche uno spirito più rock fatto di denim deluxe e pelle nera effetto cocco. Si mostrano le forme del corpo con silhouette sinuose.
Reinterpretazione anni 30 eccellente per Dries Van Noten che racconta una femminilità suggestiva fatta di cappotti sartoriali ed abiti lingerie che esaltano la sensualità femminile.
Bluse morbide e trame jacquard arricchite da clutch a busta e tronchetti di velluto dal tacco scultura. Una reinterpretazione intesa come libertà di sperimentare e mix senza limiti.
Il mondo della danza ispira Valentino, che chiude la triada delle migliori reinterpretazioni dello style Cafe Society. Moda e danza, dualismo che si ripropone in passerella fatto di abiti delicati e leggeri, ricchi di voile e frange. Continuo gioco luce e ombra, mix di borchiette e tutù, pudiic top cashe-coeur e trasparenze più scavate sui minidress e lunghi abiti da sera. Il tutto impreziosito da accessori e calzature iconiche.
Fashion Communication
Laura Savini