Dopo nomi popolari e di rilievo come Serena Williams, James LeBron, Odell Beckham Jr., Lacey Baker, Shaquem Griffin, la Nike sceglie oggi Colin Kaepernick come nuovo volto per il 30esimo anniversario Just Do It.
Sempre un nome sportivo come immagine. In realtà il giovane quarterback dei San Francisco 49ers è stato il promotore di una significativa protesta nei confronti dell’amministrazione Trump, la quale ha scosso per diverso tempo, i campi dello sport nazionale americano.
Fu proprio nell’estate del 2016 che Kaepernick decise di non alzarsi in piedi durante la celebrazione dell’inno americano che anticipa le partite sportive. Un gesto importante, di mancato orgoglio verso una bandiera simbolo di una nazione che opprime gli afroamericani e persone di colore in generale.
Il suo gesto si diffuse poi velocemente anche su altri campi e squadre, sollevando di gran lunga il tema della discriminazione razziale negli USA.
Nike a sua volta per lo slogan: “Believe in something. Even if it means sacrificing everything” sceglie Colin concentrando su di se diverse reazione soprattutto da parte dei patrioti pronti a rinnegare gli ideali che hanno reso l’America “Grande” i quali misero in atto dei ridicoli atti di protesta.
Se di polemica si vuol parlare, ha visto persone che si sono tagliate via i loghi del brand dalle loro calze di spugna (non comprendendo che il logo era il valore aggiunto dell’accessorio), piuttosto che dar fuoco alle proprie scarpe. Nonostante tutti si conferma un aumento delle vendite pari al 31% in merito all’abbigliamento sportivo.
Laura Savini