Un evento che ha cambiato il ritmo della città
Milano, settembre 2025 – Nel cuore pulsante della Milano Fashion Week, un evento ha infranto le regole e riscritto i confini del modo di fare moda: B-ICONIC.
Ai Magazzini Generali, lo spazio si è trasformato in un crocevia di moda, musica e lifestyle, dove la passerella non separa ma unisce, rendendo il pubblico parte viva dell’esperienza.
Patrocinato dal Comune di Milano e inserito nel calendario ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana, B-ICONIC ha celebrato l’incontro tra creatività, inclusione e visione contemporanea.
Tre menti visionarie, un’unica direzione
Il format nasce dall’energia di Giulio Di Sabato, pioniere della distribuzione internazionale e fondatore di Sari Spazio Showroom; Simone Ruggeri, CEO di Caremoli & Ruggeri, esperto di marketing e regia creativa di eventi globali; e Mitch Mihic, fondatore di Milk & Roses Fashion, specialista in strategia e sviluppo per brand emergenti.
Tre figure che hanno trasformato la settimana della moda in un’esperienza ibrida, dove le collezioni diventano performance e il pubblico diventa comunità.
Moda come atto culturale
Sul palco, una nuova generazione di designer internazionali ha raccontato la moda come linguaggio universale.
Dalla Cina, Kang Heming ha presentato capi dipinti a mano come opere d’arte; Li Yuntao ha portato la sua esperienza cinematografica e teatrale in abiti scenografici e contemporanei; Warrior 1927 e La Chapelle hanno fuso tradizione sportiva e sostenibilità.
Lediel
Dalla Colombia, Laura Escobar ha incantato con il suo brand Lediel, mentre ONESOPHIE ha celebrato l’eccellenza artigianale italiana con capi interamente ricamati a mano.
ONESOPHIE
Il coreano Par.Lune ha presentato una collezione fluida e genderless, ponte tra Oriente e Occidente.
Par.Lune
Tra i protagonisti, anche il designer Diamond Luisand, con il suo “teatro moda” vegano certificato Peta, e Keep Out, brand italiano che trasforma l’antico ditale da cucito in un gioiello portafortuna, simbolo di protezione e memoria.
Infine, Parasuco, marchio storico del denim, ha riportato in scena l’anima iconica e ribelle del jeans con la maestria del suo fondatore Salvatore Parasuco, amato da star come J.Lo, Justin Timberlake e Beyoncé.
SAL PARASUCO
Un messaggio di libertà e inclusione
A rendere B-ICONIC ancora più vibrante, la performance live di Jay Santos e il progetto Freedom of Moving di Dario Rolfi, che ha usato la moda come strumento di inclusione e consapevolezza sociale.
Un riconoscimento speciale, il Premio B-ICONIC, è stato assegnato a Ludmilla Voronkina Bozzetti per il suo contributo alla valorizzazione dello sguardo femminile nell’arte contemporanea: una celebrazione della forza creativa delle donne.
Milano, capitale del cambiamento
Con B-ICONIC, Milano non solo conferma la sua centralità nel mondo della moda, ma si reinventa come laboratorio di libertà e innovazione.
Qui la moda torna ad essere linguaggio sociale, estetico e culturale, capace di abbattere confini, aprire dialoghi e ispirare nuove generazioni di creativi.
Un evento che non si è limitato a mostrare abiti, ma ha scelto di raccontare un modo diverso di stare al mondo: più inclusivo, più consapevole, più umano.