Alaïa, la maison fondata nel 1964 dal creativo tunisino Azzedine Alaïa – attualmente controllata dal gruppo Richemont – si prepara a celebrare nel 2024 le sue sessanta primavere. Intanto il brand continua l’esplorazione del suo significato attraverso il lavoro creativo di Pieter Mulier che firma la collection con capi sensuali e femminili.
Il curvilineo sensuale e femminile di Alaïa
Una nozione di scultura attraverso l’abbigliamento
- Due look della collection, Maison-alaia.com
Il curvilineo, una forma tracciata dalla maison, è universale, tradotto in abiti e accessori. “Couturier come bâtisseur – o costruttore – che crea abiti attorno al corpo“. Una nozione di scultura attraverso l’abbigliamento: scolpire la forma nella stoffa.
Precisa e naturale: è una linea di innata sensualità, la quintessenza del femminile. Le metodologie di realizzazione dei capi Alaïa diventano mezzi di decoro – un’umile spilla da sarto può diventare sublime.
Abiti trasparenti che diventano fonte di libera espressione di sé
- Due look della collection, Maison-alaia.com
La tendenza trasparenze impera nelle sfilate di moda 2022-23. Non fa eccezione la nuova collezione Alaïa che scrive il futuro guardando al passato; gioca in modo deciso con l’effetto vedo-non-vedo, liberando il corpo femminile da ogni costrizione. La storia del brand tracciata attraverso la tela che racchiude riferimenti dell’universo della maison – una parola che può descrivere sia la casa fisica sia la casa psicologica. Qui soprattutto la componente vitale che sintetizza anatomia, psicologia e anima di Alaïa (tutto uno spazio che, come gli abiti, è intimo e personale).
valeriagennaro@alpifashionmagazine.com