Un delizioso paese nel Monferrato, Alice bel Colle, un territorio pulsante e vivace, che ha tutte le intenzioni di diventare un riferimento luminoso nella costellazione dell’arte contemporanea. Un Museo sui generis che oltre ad avere alcune sedi dislocate in paese, avrà sue presenze in Italia e all’estero, nei luoghi toccati in precedenza da ARTOUR-O il MUST e MISA Ipotesi dinamica, e che via via aumenteranno. Artefice di questo nuovo progetto del network di Ellequadro Documenti di cui è responsabile da tempo, Tiziana Leopizzi architetto e ambasciatore di Genova nel mondo.
Ma andiamo con ordine, chiediamo proprio a lei come nasce l’idea ABC 360° MUSiAT Alice Bel Colle MUSeo internazionale in progress Arte Territorio
Diverse le motivazioni…nasce dal legame di Alice Bel Colle con la Famiglia Rusca, una famiglia di grande storia cui apparteneva mia madre, purtroppo recentemente scomparsa, che fondò la prima Ellequadro nel 1978. Nasce dalla volontà del Sindaco, l’architetto Gianfranco Martino, che crede come noi nel valore dell’arte come sistema di vita e motore d’impresa. Ma nasce anche per lo splendido Belvedere a 360° che è proprio nella piazza centrale e il cui panorama “si amplierà ancora” grazie al nostro apporto. Ci è stato proposto di continuare il cammino iniziato da mia madre sapendo che lei aveva dedicato la sua vita all’arte. Siamo stati felici e l’associazione, insieme al Comune naturalmente, si occupa della direzione artistica, come della logistica, ma anche della progettazione e organizzazione.
Qual è lo scopo di questa associazione culturale senza scopo di lucro, Ellequadro Documenti, di cui lei è responsabile?
Ci teniamo a sottolineare che l’arte è fonte di vita, motore d’impresa e di economia oltre ad essere storia del territorio. In particolare, evidenziamo il ruolo della Committenza come Comunicazione, come realtà strutturale alla storia dell’arte italiana, ruolo che i nostri avi, papi, principi, imperatori hanno portato ai massimi livelli. Ottimi manager e comunicatori in tempi in cui non esisteva la stampa, niente telefoni, né radio, né TV e tantomeno internet, i nostri illustri antenati comunicavano la propria identità grazie all’arte. Ce lo dimostrano tra innumerevoli testimonianze, la Basilica Superiore di Assisi con gli affreschi di Giotto dovuti ai Frati, Palazzo Medici Riccardi a Firenze, Benozzo Gozzoli e Pio II, Papa Enea Silvio Piccolomini, ancora Giulio II che affidò a Michelangelo la volta della Cappella Sistina o Isabella d’Este e Leonardo. L’elenco per fortuna è infinito perché, come afferma il grande Ernst. H. Gombrich, l’arte nasce come comunicazione, e per fortuna il concetto è vivace anche oggi.
In che cosa consiste l’evoluzione di “ABC 360° ll Musiat” rispetto ad “Artour-O Il Must in tour”?
ARTOUR-O continuerà il suo percorso, come il MISA e AlterEgo perché cercheremo sempre nuove sponde, ma insieme ad ABC 360°. È tutto un unico progetto, che prende linfa dai progetti di Ellequadro Documenti. La novità è che chi va in giro per il mondo vedrà qualcosa di ABC 360°, che ora è il riferimento ed è un luogo istituzionale e chi è interessato potrà venire a vedere il corpus in loco. Il Museo dunque è dentro le mura e fuori le mura. È un continuo “work in progress” che non si esaurirà in loco, ma continuerà nel tempo e nello spazio, poiché si prevede che altre aziende e nuove partnership entreranno a far parte di questa “costellazione”. L’obiettivo anche qui è quello di entrare nel mondo delle aziende e far capire loro che con l’arte si vive meglio e si lavora meglio.
Come si svolgerà il programma dell’ABC 360°, che si svolgerà sabato 3 e domenica 4 ottobre?
Il concept è simile a quello di ARTOUR-O il MUST. Ci sono anche qui varie sezioni. Cominceremo alle 2 del pomeriggio di sabato 3 ottobre con il caffè offerto in piazza Guacchione, il cuore del Paese. Qui ci sarà l’accoglienza con il Sindaco e la Madrina di ABC 360° Tiziana Lazzari, vicepresidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova, chirurgo estetico, scrittrice e presidente AIDDA, e le Autorità, il Comitato d’Onore con il Presidente Paolo Ricagno, Presidente anche della Vecchia Cantina Sociale, il Presidente Claudio Negrino della Cantina di Alice Bel Colle e Alessandro Roffredo, Consigliere e imprenditore. Dopo il caffè, entreremo nella Pro Loco per il Focus Arte è Comunicazione. Arte e Committenza ieri e oggi, conosceremo i relatori che parleranno del rapporto tra arte e committenza: Gabriella Airaldi – Medievalista e Scrittrice di Genova, Alessandro Bertirotti – Antropologo della mente a Genova e Firenze, Elena Bormida, Presidente FIDAPA BPW Italy Sezione Genova e Imprenditore, Marinella Fani – Fani Gioielli Imprenditore di Firenze, Patrizia Traverso – Ambassador di Genova nel Mondo e Fotonarratrice. Quindi percorreremo le tappe di questo primo step e successivamente nella Chiesa di S. Giovanni Battista con il Soprano Anna Gorbachyova e il suo Pianista Mikhail Shilyaev, per finire poi con Anwar a Casa Bertalero a Tavola con Michelangelo.
La mattina dopo ci ritroveremo in piazza, per gli UnRoll alla scuola di Roccia con Alberto Prando, ingegnere e scalatore, andremo a vedere la Big Bench di Chris Bangle, una delle famose “panchine del sole” da lui progettate che hanno avuto un enorme successo. Ci accoglierà, inoltre, il Santuario della Fraschetta, la musica d’autore nel Parco del Castello della Gattera con Maria Pierantoni Giua, artista poliedrica che fa poesia, scolpisce, canta ed è compositrice. Infine, il nostro momentaneo congedo con Vallerana
Quali saranno le principali novità in termini di partnership nazionali ed internazionali? Gli imprenditori che vi parteciperanno insomma…
I nostri amici di sempre a cui si aggiungono i nuovi.
L’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, Aboca, Acque Levico, Fani Gioielli, Listone Giordano, Terre Margaritelli, le Istituzioni e comunque sul sito www.ellequadro.com ci sono tutti gli imprenditori che hanno ricevuto l’ARTOUR-O d’Argento perché hanno fatto dell’arte sistema di vita e di lavoro.
Quanto è importante il binomio arte e territorio per la costruzione di un turismo ecosostenibile?
È fondamentale perché il territorio si arricchisce di sculture o comunque opere che parlano di quell’attività, di quel territorio, di quell’azienda, di quel Comune. Si crea un circuito per cui il territorio viene valorizzato. Le aziende, l’una con l’altra, diventano un organismo, un museo diffuso… l’arte come sistema di vita appunto.
La nostra Storia dell’Arte è un patrimonio meraviglioso e inestimabile. Questo gli italiani lo hanno capito e gli stranieri l’amano e ce lo riconoscono. Vengono in Italia proprio per ammirarlo. Per quanto riguarda il turismo ecosostenibile, unito al binomio arte e territorio, gli artisti ne hanno capito l’importanza. Ed è per questo motivo che il nostro progetto prevede che ogni artista con il suo interlocutore crei un’opera che rimanga «a godimento delle genti» come diceva Maria Luisa de’ Medici.
Chi sono i principali artisti che vi parteciperanno e cosa presenteranno?
Sono tutti artisti della committenza, cioè quelli che nella tradizione hanno reso grande il nostro Paese. Nel passato non esistevano né mecenati né artisti che realizzavano le loro opere esclusivamente per “venderle”, ma vi era uno stretto rapporto di onestà e fiducia reciproca tra artista e committente. L’arte era considerata piuttosto come una forma di comunicazione. Gli artisti facevano ciò che fanno oggi gli architetti, ovvero lavorano su input dei clienti, seguendo i propri parametri e adattandoli alle esigenze di chi commissiona il lavoro, cercando di concretizzare ciò che egli ha in mente. L’artista, oltre ad essere un architetto, era un umanista, un musicista. L’emblema Leonardo Da Vinci, il cui C.V. è il nostro riferimento. E lo abbiamo pubblicato ovunque perché lui incarna il “manifesto” della curiosità, dell’ingegno, della versatilità.
Del resto, il Manifesto di Leonardo da Vinci è l’Uomo Vitruviano che raffigura l’Umanista che “abbraccia” la cultura tecnica e scientifica?
Leonardo è stato un umanista, un musicista, passava dalle feste di Corte alla composizione di Sonetti; si occupò di ingegneria e di idraulica. È la dimostrazione che se si è curiosi, aperti all’innovazione, se si sperimenta, si può se non “imitarlo” (perché la sua rarità è inimitabile) quanto meno avvicinarsi o cercare di eguagliarlo. È sempre stato questo il messaggio che cerchiamo di trasmettere alle nostre aziende e ai nostri interlocutori: l’ecletticità, il “saper fare tante cose”. Cerchiamo tra committenti e artisti quelli che si rispettano e tirano fuori il meglio, che si distinguono per la qualità, che hanno l’esigenza di cambiare, che tirano fuori il meglio, che cercano di adeguarsi al mercato, che sono liberi pur avendo un tema da seguire.
Questa è la principale caratteristica degli italiani, siamo tendenzialmente eclettici e ce lo riconoscono anche gli stranieri, abbiamo fantasia, capacità di risolvere i problemi. Oggigiorno che c’è la richiesta di specializzazione in ogni campo, ci sono persone che hanno la facoltà di esplorare più campi. Sono rare ma esistono e sono anche brave e talentuose. Ecco noi puntiamo su coloro che portano nella loro professione principale le proprie capacità. Puntiamo su coloro che sono in grado di sperimentare perché il progetto “Alice” è una continua ricerca.
Da Pablo Atchugarry a Giua, da Giacomo Filippini a Enrico Baj, da Giorgio Faletti a Franco Repetto.
Arte quindi intesa come strumento per migliorare la qualità della vita, come motore d’impresa, come consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, per tracciare la rotta di domani. Arte come teknè e come aspirazione a qualcosa di sublime, che ci cattura per rigenerarci donandoci idee e forza per affrontare un quotidiano sempre più complesso. Arte come bellezza, armonia ed economia, artefice del nostro splendido passato ma anche del nostro contemporaneo.
Marianna Gianna Ferrenti