Di In moda, si parla spesso di tendenze, di collezioni, di estetica. Più raramente si parla di quel momento fragile e potentissimo in cui un capo diventa specchio, e nello specchio vediamo una versione di noi che non sapevamo esistesse.
Questa è la storia di Chiara, architetta d’interni milanese, e di un vestito verde.
Il nero come invisibilità
Per mesi, Chiara aveva scelto il nero non per eleganza ma per sparire. Una relazione finita, un lavoro in cui non si sentiva più riconosciuta, un corpo che percepiva come “sbagliato” l’avevano portata a chiudersi in una divisa quotidiana: pantaloni scuri, maglioni larghi, linee severe. Non un linguaggio di stile, ma un codice di protezione.
L’incontro inatteso
Un pomeriggio di marzo, quasi per caso, entrò in una piccola boutique di Brera. Luci calde, legno chiaro, l’odore rassicurante di tessuti nuovi.
La proprietaria, una donna capace di cogliere i dettagli invisibili, le porse un abito a fiori su fondo verde smeraldo. “Solo provalo”, disse.
In camerino, la stoffa le scivolò addosso con naturalezza. Guardandosi allo specchio, Chiara vide un’immagine diversa: gli occhi più chiari, le spalle aperte, una presenza nuova. Non perfetta, ma viva.
Un rito di passaggio
Comprare quell’abito non fu solo un atto estetico. Fu un gesto identitario.
Il verde, nei giorni seguenti, diventò una dichiarazione silenziosa: sono ancora qui, posso essere visibile.
Oggi, Chiara veste ancora di nero, ma per scelta. Nei giorni importanti, o nei giorni in cui sente il bisogno di ricordarsi chi è, apre l’armadio e sceglie il verde. Non perché un vestito possa cambiare una vita, ma perché può cambiare la direzione dello sguardo.
Moda come linguaggio dell’anima
La moda non è sempre salvezza. Ma può essere un linguaggio, un ponte tra la persona che siamo e quella che potremmo diventare. Un abito, a volte, è la prima parola di una frase che non avevamo il coraggio di pronunciare.
E quel vestito verde, per Chiara, continua a essere proprio questo: una frase d’amore verso se stessa, ripetuta ogni volta che lo indossa.
Qual è la tua reazione?
