Il sogno del deserto
C’è un’immagine che attraversa la nuova stagione di Pomandère: una donna a cavallo, sola, immersa nella vastità di un orizzonte arido. I suoi capelli si muovono nel vento, la polvere si alza leggera, il cielo brucia di luce.
È da qui che nasce “Dreamy Saloon”, la collezione Spring/Summer 2026 firmata da Carlo Zanuso. Un racconto che unisce la ruvidità del paesaggio western e la grazia del gesto femminile, trasformando la frontiera in una dimensione interiore, poetica, viva.
Una donna indomita e romantica
La protagonista di Dreamy Saloon è una eroina contemporanea, libera e senza compromessi, capace di unire grazia e forza.
Nel suo guardaroba convivono capi che parlano di movimento e autenticità: abiti fluenti, giacche destrutturate, tessuti che ricordano la nervatura dei cactus e la consistenza della sabbia.
È una donna che attraversa spazi e stagioni, portando con sé l’essenza della natura e l’eleganza discreta della materia.
Tessuti come paesaggi
Il cuore della collezione è la ricerca tessile, da sempre cifra distintiva di Pomandère.
Cotone, lino, viscosa e seta si intrecciano in un dialogo continuo tra artigianalità e sperimentazione: popeline, voile ricamati, garze crêpe, chiffon e shantung si alternano in texture che evocano la bellezza imperfetta del selvaggio.
La stampa dégradé, realizzata a mano e ispirata al manto dei cavalli, diventa una firma distintiva.
Le superfici “sun-faded”, i lavaggi sabbiosi e le tinte naturali raccontano la luce del deserto e la traccia del tempo sulla pelle dei tessuti.
Colori di luce e terra
La palette cromatica è un paesaggio di emozioni.
Accanto ai toni naturali del marrone, della calce e dell’écru, esplodono accenti di arancio, zolfo-indaco e azzurro polvere, mentre i verdi botanici – oliva, aloe, wasabi – dialogano con il giallo brillante e il tono “savana”.
Il blu notte incontra il blu elettrico, e i rosa malva sfumano nel lampone, tracciando un equilibrio delicato tra forza e dolcezza.
L’artigianato come linguaggio contemporaneo
Anche il denim trova nuova vita grazie a trattamenti inediti: abrasioni laser, trame a contrasto, dettagli floreali in rilievo.
La maglieria, fresca e femminile, esplora superfici materiche che ricordano il tocco dei cactus: cotone-lino, alpaca-cotone e lavorazioni tie-dye che rendono ogni capo unico, irripetibile.
Nei dettagli, vive la memoria del tempo: ricami vintage che evocano vecchi saloon, quadri vichy e madras che restituiscono la libertà dei rodei.
La frontiera come stato d’animo
Con Dreamy Saloon, Pomandère non disegna solo una collezione, ma una mappa emotiva.
Ogni abito diventa una cartolina da un luogo dell’anima: un viaggio tra folk e femminilità, tra natura e immaginario cinematografico.
È una moda che respira, che racconta la polvere e la luce, che trasforma la frontiera in poesia.
E come la donna che la indossa, sa essere romantica e indomita, fragile e invincibile, capace di incarnare la bellezza di ciò che è libero.













