Un evento che trasforma la passerella in esperienza
A Villa Clerici, tra affreschi e luce filtrata dai giardini milanesi, si è chiusa la Settimana della Moda Donna 2025 con un appuntamento che ha saputo andare oltre lo spettacolo: Fashion Vibes.
Un evento che ha trasformato la sfilata in dialogo sensoriale, intrecciando moda, design, sostenibilità e artigianato. Qui la creatività non segue le regole, ma le interrompe, accogliendo il gioco, la sorpresa, la libertà.
Due atti – Luminescence e Heritage – hanno scandito la giornata, accompagnati dal Pop Up Showcase “A Journey Through Style and Senses”, un percorso che ha unito fragranze, gioielli e moda in un’unica, raffinata sinfonia estetica.
HEEYONGHeE STUDIO
Luminescence: il bagliore del nuovo
Nella prima parte della sfilata, la luce è stata protagonista.
- HEEYONGHeE STUDIO (Corea del Sud) ha aperto con Quiet Rebellion: un minimalismo concettuale, potente e provocatorio, che reinterpreta la femminilità come atto di libertà.
- 2B NATELIER (Dubai) ha portato in scena Quiet Vitality, un invito al gioco e alla gioia, dove lo streetwear incontra la grazia orientale.
- LUXE LIVING (Italia) ha firmato Velour de Luxe, una visione teatrale di glamour e sensualità tra piume e trasparenze.
- VERVINEUS (USA) ha concluso con Back to Life, un’energia urbana fatta di frange, riflessi e movimento.
Accanto alla passerella, il Pop Up Exhibition ha reso tangibile il concetto di “lusso etico”:
i gioielli d’autore di Ana Carolina Valencia (Colombia), le linee pure di Richness N Simplicity (Italia), l’energia hawaiana di Super Aloha, e le fragranze evocative di Al Wataniah (Dubai) hanno creato un dialogo tra estetica e sensazione.
Darko Edris
Heritage: la forza delle radici
La seconda parte ha celebrato la memoria, intrecciando culture e identità.
- Darko Edris (Iraq) ha aperto con Heritage Reimagined, una couture regale che reinterpreta la tradizione in chiave contemporanea.
- RUKO B (New York) ha proposto Fearless Elegance: architetture sartoriali e trasparenze che raccontano una femminilità metropolitana e fiera.
- CLAMA (Colombia) ha commosso con Raíces del Alma, un omaggio al legame madre-figlia e alle radici culturali.
- The House of Magsarili (USA/Filippine) ha celebrato l’inclusività con Every Woman’s Story, portando in passerella modelle di ogni età e provenienza.
- Hanan Bakri e Al Wataniah (Kuwait) hanno unito moda e profumo in Scent of Elegance, esperienza multisensoriale che ha fuso abito e aroma.
- Elsa Fairy (Ucraina) ha portato in scena il sogno colorato dell’infanzia.
- Natali Kudrina (Bielorussia) ha esplorato la potenza della semplicità.
- Heba Alenazi (Arabia Saudita) ha chiuso con Love at First Sight, un inno alla femminilità monumentale che ha conquistato il pubblico “a prima vista”.
Natali Kudrina
Un ponte tra culture e futuro
Con Fashion Vibes, Milano conferma il suo ruolo di crocevia globale della creatività. La moda diventa linguaggio universale, capace di unire luoghi, storie e sensibilità.
Ogni abito, ogni dettaglio, ogni fragranza racconta una parte del mondo e di chi lo abita: un mosaico vivo di estetiche e culture che si riconoscono, si ascoltano, si fondono.
Come ha sottolineato la direzione artistica dell’evento:
“La moda non è solo ciò che indossiamo, ma ciò che scegliamo di dire con ciò che indossiamo.”