La nuova collezione firmata Emporio Armani, detiene un mood orientale o meglio: il dialogo con il Giappone di un tempo, un Giappone non lontano. I modelli si trasformano in giovani samurai. A sottolineare la spinta del brand verso il futuro è la presenza dell’idolo delle teenager mondiale: Shawn Mendes che chiude la passerella mostrando con determinazione lo smartwatch touchscreen di cui è testimonial.
Giorgio Armani, sempre dedito alla comunicazione con la stampa, oggi preferisce che a parlare siano i capi della collezione. La sua è una collezione che si auto racconta, fatta di ragazzi virili che indossano dei pantaloni con una sorta di gonnellino posteriore movibile grazie a dei bottoni.
Mood percepibile fin dalle prime uscite: fascette in testa da lottatori, collane rigide con chiusure metalliche, giacche allacciate di sbieco con carpe ricamate, blazer con fiori di pesco nei toni del blu e del nero.
Continuano i bomber floreali o rosso lacca, giacchine alla coreana, chiodi di pelle traforata e ricamata. Tanti i nuovi modelli di pantalone, dal bermuda lunga e ampio con elastico in vita a quello ricco con le pinces e lo sfondo piega che gli dà morbidezza. Giorgio Armani si ispira in tutto e per tutto alle arti marziali Giapponesi e ai samurai, considerato dallo stilista un popolo molto civile.
La collezione, nella parte finale propone un insieme di giacche da sera nero e oro con motivi acquatici e poi, a sorpresa, l’uscita in passerella di Shawn Mendes, il diciottenne canadese che domina le classifiche di mezzo mondo con il suo secondo album ‘Illuminate’. Proprio lui sarà il volto della campagna pubblicitaria legata al lancio dell’orologio del brand. Un cantante di talento che tocca il cuore del suo pubblico è simbolo di autenticità e per questo motivo è stato selezionato dalla casa di moda.
Il testimonial della nuova linea di smartwatch che nasce dall’insieme di tecnologia, arte e design curato in ogni suo dettaglio, deve eccedere anche sul lato umano. Il lato umano per Armani è fondamentale e presente da anni in ogni sua creazione.
Laura Savini