Sèleco Design Workshop” si chiama così il pool creativo e multietnico che in questi giorni sta coinvolgendo 16 giovani designer provenienti da diversi paesi, come Italia, Spagna, Svezia, Argentina, Cina, Ghana e Kurdistan, per lavorare insieme in “creative camp” innovativo. Uno spazio dedicato alle nuove frontiere del design per contribuire a diffondere il brand Seleco a livello globale. L’evento si sta svolgendo proprio in questi giorni a Lucca nel Palazzo Orsetti ed è organizzato dalla Aurelio Latella Advisory per rilanciare il design industriale nel panorama mondiale. Una settimana di full immersion nel design industriale e nelle nuove frontiere del brand Sèleco, azienda produttrice dagli anni Sessanta di televisioni a livello internazionale.

Dalla tradizione delle forme e dei colori del passato, fino ai nuovi schermi LED, Una nuova generazione di professionisti guidati dai docenti dello IED si immergeranno nella storia del marchio che ha fatto grande Il Friuli Venezia Giulia e l’Italia intera nel mondo, trasformando l’apparecchio televisivo in un oggetto che fa tendenze nell’arredo domestico, e non solo. e dagli esperti Francesco Subioli, Executive Member Adi e Marco Pietrosante, docente Isia – l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Pordenone mostreranno infine quali sono le nuove avanguardie dell’high tech che trasformeranno l’apparecchio televisivo in un oggetto di moda, che fa sempre più tendenza  nell’arredo domestico e non solo.

Aurelio Latella

Aurelio Latella

 

“Iniziative di questo tipo – sottolinea in una nota stampa Aurelio Latella, ideatore del progetto – grazie alla contaminazione tra le fertili menti dei creativi e l’expertise di settore del management aziendale, realtà spesso molto distanti tra loro, conducono a innovazioni radicali anche nei processi, servizi e modelli di business, proponendo soluzioni tecniche e progettuali a cui l’azienda da sola non avrebbe mai pensato. Il nostro approccio che chiamiamo (C.I.B. – Creative Inspired Business Model), e che già abbiamo sperimentato con successo presso importanti brand italiani del settore manifatturiero e agroalimentare è quello tipicamente induttivo e disruptive delle start up più innovative, che hanno letteralmente sovvertito le regole in diversi settori, scalzando completamente i player tradizionali. Cito ad esempio Airbnb nel settore degli hotel, Uber per il servizio di taxi, Amazon kindle nell’editoria. Siamo convinti che un approccio di questo tipo possa aiutare le aziende italiane a competere di nuovo, anche in settori più tecnologicamente avanzati, come quello dell’elettronica di consumo, dove siamo ormai in posizioni di retroguardia” conclude Latella.

Marianna Gianna Ferrenti

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Marianna Gianna Ferrenti
Sono una giornalista pubblicista lucana. Dopo alcune esperienze sul territorio, ho allargato gli orizzonti, affacciandomi nel 2012 al mondo del social journalism. Laureata magistrale in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo un corso di Alta Formazione in Graphic Design ed Editoria digitale, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ho arricchito il mio background con competenze tecniche nell'ambito della scrittura digitale

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