N’ella un brand giovane che si rivela in una stilista dalle idee molto chiare, Daniela Vitale si propone di ricreare in chiave attuale uno stile unico e originale, mescolando le linee pulite del gusto italiano con le varietà dei colori molto determinanti per la sua filosofia di brand. Il suo stile ricercato e decisamente rivolto ad una clientela dalle idee innovative, ama sperimentare e giocare con i tessuti e i colori, nulla è un caso per rendere semplicemente unica chi indossa una sua creazione.
Oggi con noi Daniela, per scoprire qualcosa di più di una giovane e talentuosa designer.
G. : Salve Daniela, come nasce la sua passione per questo lavoro?
La passione per questo lavoro la considero un’evoluzione naturale.
Da quando ero solo una ragazzina ho capito di essere portata per questo e non ho mai cambiato idea, anzi, in tutti questi anni l’amore e la dedizione che ho per la mia professione sono sempre più forti.
G. : Lo stilista che per Lei rappresenta la sua linea guida?
Ho diversi stilisti che per me rappresentano le mie linee guida.
Dalla classicità romantica ed intramontabile di Valentino, all’esplosione dei colori e delle stampe di Missoni, fino alle forme geniali degli stilisti olandesi Viktor & Rolf per arrivare alla ricchezza degli abiti dello stilista libanese Elie Saab.
G.: Quali sono i luoghi che hanno ispirato le sue creazioni?
I luoghi che fino ad ora hanno ispirato le mie creazioni sono stati l’India del nord, con l’Holi Festival conosciuto anche come “La festa dei colori”, il Messico con un festival della regione dell’Oxaca, di nome “Guelaguetza” che significa “scambio reciproco di doni” e l’Africa, con una popolazione pittoresca che vive tra il Kenia e la Tanzania.
G.: Nuove idee per la sua collezione a chi si è ispirata e come nasce?
Per la nuova collezione FW 16/17 mi sono ispirata alla popolazione africana dei Masai. Qualche anno fa ho avuto la fortuna di poter visitare i luoghi dove loro vivono e conoscere questa affascinante cultura. Mi sono sempre ripromessa che avrei trasformato le emozioni e le sensazioni vissute in quel viaggio in una mia collezione.
Il fato ha scelto per me il momento, quando ho incontrato delle bellissime persone kenyote qui a Roma che mi hanno fatto conoscere le loro stoffe originali, ed oggi, eccola qui realizzata.
G.: La donna che Lei rappresenta quali caratteristiche deve avere o meglio che tipologia di donna vuole vestire?
N’ella veste una donna indipendente, curiosa e dinamica, alla quale piace indossare abiti ricercati e di tendenza. Apprezza capi realizzati in modo artigianale per potersi sentire unica e poter rendere ancora più identificativo il suo stile.
G.: Oggi un giovane designer dalle idee innovative, quali problematiche incontra per immettersi sul mercato?
Un giovane designer incontra molte problematiche.
In particolare quello di trovare dei negozi disposti ad introdurre brand emergenti e quando ciò accade i costi per esporli sono veramente molto alti.
Per questo motivo preferisco per ora, vendere le mie creazioni attraverso il mio sito e-commerce e tramite eventi creati appositamente per la vendita.
G.: Lei sostiene un nuovo modo di commercializzare i suoi capi, può spiegare meglio ai nostri lettori in che cosa consiste?
La mia idea è quella di far conoscere gli abiti delle mie collezioni attraverso uno specchio virtuale, cioè che dia la possibilità di provare dei capi non indossandoli fisicamente ma solo vedendo riflessa la propria immagine con gli abiti, avendo la possibilità così di provare più articoli e più velocemente, i quali verranno successivamente realizzati secondo le misure reali della persona. Facendo conoscere in questo modo un abito di tendenza, realizzato sartorialmente ma con la possibilità di vederlo indossato prima dell’effettiva realizzazione, in pratica un atelier di moda 2.0.
G.: La moda può trasmettere molta cultura, Lei cosa vuole divulgare con le sue creazioni?
Sì esatto, quello che cerco di trasmettere con le mie creazioni è la conoscenza di nuove culture, festività e tradizioni meno conosciute, in giro per il mondo.
Quello che più mi affascina quando mi documento su queste culture è la semplicità nei gesti e nei “riti” con cui riescono a diffondere messaggi di condivisione, gratitudine e positività nei confronti della vita.
G.: La sua moda è molto colorata, sembra il messaggio di una persona allegra e gioiosa, che cosa alimenta tutto questo?
Amo fortemente il colore, ne rimango totalmente rapita quando lo ritrovo dirompente nei tessuti e nelle stampe ma come anche nei paesaggi e nella natura in generale, provo felicità allo stato puro e quando mi esprimo attraverso le mie creazioni vorrei trasmettere quelle sensazioni, prima di tutto fanno stare bene me, quindi di conseguenza credo e spero anche alle persone che le indosseranno.
G.: Il mercato estero a cui lei è interessata come pensa di raggiungerlo?
Avendo vissuto per circa due anni a Londra, questo è un mercato che conosco e che mi piacerebbe raggiungere. Ho da poco partecipato a degli eventi per giovani brand emergenti, il riscontro è stato molto positivo, spero che la prossima tappa sia la vendita delle mie creazioni in un concept store.
G: I suoi prossimi Progetti futuri?
I miei prossimi progetti futuri sono tutti incentrati nel far conoscere e crescere sempre di più il brand N’ella, nato da soli due anni ma che velocemente si sta ritagliando una fetta di mercato.
Gabriella Chiarappa
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