dieta-vegetariana-dimagranteSpesso accade che un’alimentazione ipocalorica non porti al dimagrimento e nonostante rinunce e lunghi sacrifici alla fine il peso resti inalterato o addirittura aumenti.

Il nostro corpo è come una macchina sotto il controllo attento e costante del cervello la cui funzione è quella di mantenere le condizioni ottimali, la diminuzione di calorie e quindi di energia disponibile è per il cervello un motivo di allarme di fronte al quale scattano immediatamente le difese.

Una di queste è l’autofagia, si tratta di un meccanismo che coinvolge normalmente le cellule dell’organismo che si autodistruggono per ricavare energia, ciò si pensava che non avvenisse nei neuroni cerebrali, recenti ricerche dimostrano invece il contrario e che anche queste cellule hanno la capacità di rigenerarsi.

L’ipotalamo è un’area dell’encefalo che presiede il controllo della fame e della sazietà, della sete, del metabolismo dei grassi e dell’emotività. Studi condotti presso l’ Albert Einstein College of Medicine dimostrano che i neuroni di quest’area cerebrale, allertati dalla carenza di cibo aumentano i loro processi di autofagia, una sorta quindi di auto cannibalismo che ha come conseguenza la produzione di una proteina che determina un incremento dello stimolo della fame, con questo meccanismo l’ipotalamo garantisce l’omeostasi energetica cioè il giusto equilibrio tra energia consumata e prodotta.

20130823_medico-neroAlla luce di questa scoperta altri studi condotti dagli stessi ricercatori hanno portato a una soluzione possibile contro i casi gravi di obesità, si tratterebbe di mettere in circolo degli acidi grassi che fungerebbero da “inganno” per l’ipotalamo, inducendolo a credere che vi siano nel corpo depositi di grasso e quindi fonti di energia e di conseguenza non partirebbero i meccanismi di allarme che aumentano l’autofagia delle cellule ipotalamiche, il senso di fame sarebbe quindi ridotto.

I gravi casi di sovrappeso, secondo altri studi provocherebbe infiammazione dell’ipotalamo con perdita di cellule la cui rigenerazione sarebbe poi impedita proprio dallo stato di obesità.

Un altro ostacolo al dimagrimento è il fattore psicologico. La dieta dimagrante è vissuta come una forzatura spiacevole che fa dell’alimentazione una preoccupazione costante. Alimentarsi non è più un piacere ma un momento che crea paura e che porta ad analizzare tutto ciò che si mangia. La psiche sentendosi condizionata dalle nuove regole si oppone ostacolando la perdita di peso.

Bisogna cercare quindi di distogliere l’attenzione dal controllo delle quantità e delle calorie e consumare il cibo con serenità e piacere concentrandosi invece sui sapori, così il senso di sazietà arriverà prima.

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Daniela Marras
Daniela Marras è nata in Sicilia ma vive da sempre a Cagliari dove si occupa di formazione. Laureata presso l’Università di Cagliari in biologia, è da sempre appassionata a tutto ciò che è scientifico, dalla matematica alle materie inerenti alla propria formazione, incentrata soprattutto sulla genetica. Ha svolto per anni attività di analisi di laboratorio in vari ambiti; presso l’Università Cattolica si è occupata di chimica e genetica umana, creando le basi per le successive attività. Ha compiuto studi sulla salubrità delle acque potabili sia dal punto di vista chimico che batteriologico. Si interessa di tutto ciò che è estetica, cercando metodi naturali ed anche valutando ciò che il mercato offre per venire incontro alle esigenze, in particolare delle donne. Ha cercato di sfruttare le proprie conoscenze per stabilire quelli che possono essere i metodi di miglioramento dell’estetica, metodi che si basano sulla salvaguardia del benessere interiore.

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