Cosa accadde a Oxford nell’estate del 1974? Un ricercatore universitario tentò un esperimento rivoluzionario e del tutto nuovo, dopo 40 anni d’attesa sappiamo di cosa si trattava.

“Le origini del male” è un horror americano abilmente diretto da John Pogue, con il titolo originale “The Quiet Ones”, e scritto da C. Rosenberg, O. Moverman e J. Pogue tratto da una sceneggiatura di Tom De Ville. Il regista, attraverso il suo ultimo lavoro, affronta il paranormale con un’impostazione scientifica, confermando un’ottima affinità di genere su fatti di cronaca realmente accaduti in Inghilterra. J. Pogue, con il suo nuovo film ha già avuto modo di sconvolgere il pubblico degli States e del Regno Unito dove è già stato distribuito, ottenendo ampi consensi da milioni di spettatori appassionati del genere cinematografico.

le origini del male

La trama:

“Le origini del male” nasce da un’idea di reinterpretare cinematograficamente un fatto di cronaca avvenuto nei pressi di Londra nel 1974, anno in cui il parapsicologo e docente universitario Joseph Coupland (Jared Harris, che ricordiamo in “Mad Men”), coadiuvato da due suoi allievi frequentanti l’Università di Oxford, Krissi Dalton (Erinc Richards), e Harry Abrams (Rory Fleck-Byrne), e il giovane Brian McNeil (Sam Claflin), incaricato di filmare e documentare visivamente le testimonianze, decide con loro di varcare i confini della scienza affrontando un esperimento inquietante e oltre natura, che prenderà il nome di “Philip Experiment”. L’esperimento consiste nell’osservare il comportamento di Jane Harper (Olivia Cooke), una giovane ragazza affetta da schizofrenia convinta di essere posseduta da una misteriosa presenza potenzialmente pericolosa “Every”. Nel tentativo di curare Jane, Coupland (completamente scettico sull’esistenza degli spettri), e i due giovani universitari simulano la presenza di un fantasma, un personaggio fantasioso fuori epoca dal nome “Philip” (Laurie Calvert), ma Jane sembra risvegliare dentro di sé una forza oscura, un’entità malefica e sconosciuta ed entra in contatto con i ricercatori presenti manifestandosi attraverso una serie di fenomeni sovrannaturali ed incontrollabili, trasformando pertanto l’esperimento in un’indagine pericolosa e ad altissimo rischio. L’Università decide di tagliare i fondi stanziati per l’esperimento a causa della scarsa ortodossia dimostrata da Coupland, ma l’esperimento prosegue: “La scienza in nessun caso può dare una spiegazione ad eventi soprannaturali, bisogna scoprire in fretta l’identità della misteriosa presenza, prima che sia troppo tardi”.

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Dentro il film:

J. Pogue, regista dell’horror “Quarantena 2” e sceneggiatore del remake di “Rollerball”, “Ghost Ship” e “The Skulls”, con “Le origini del male” (prodotto negli States), riesce con grande professionalità e in modo efficace ad evocare atmosfere tenebrose e soprannaturali con toni realistici, avvalendosi del “found footage movies” una tecnica utilizzata per le riprese soggettive con una risoluzione bassa, trovando maggiore forza negli inserti in bianco e nero, questo affinché lo spettatore percepisca visivamente filmati di repertorio ricostruiti, in sostituzione del materiale visivo originale venuto alla luce è mai utilizzato per il montaggio del film da Glenn Garland. Il regista in ogni modo riesce a condurre le riprese a ritmi serrati coinvolgendo e affascinando lo spettatore attraverso un’atmosfera d’effetto cupa ed opprimente, su fatti e circostanze reali avvenuti 40 anni prima, soprattutto nell’ultima parte del film, quando attimi di suspense miscelati abilmente con un rigore descrittivo su fatti di cronaca scientifica riescono a coinvolgere ed appassionare il pubblico. I due interpreti nei ruoli dei giovani studenti anche se funzionali, risultano appena abbozzati, sono abilmente bilanciati da un’ eccellente interpretazione offerta da Jared Harris (figlio d’arte del noto Richard Harris), nel ruolo del parapsicologo e di Olivia Cooke in un’interpretazione senza dubbio intensa di una giovane sottoposta ad un esperimento parapsicologico.

Le origini del male di J. Pogue dal 2 Luglio 2014 in tutte le sale italiane. “Un esperimento rivoluzionario sta prendendo forma….benvenuti”.

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Antonio Gentile
Nato a Napoli e di origini irpine, Antonio dopo una formazione universitaria presso la facoltà di Lettere e Filosofia “Federico II di Napoli” consegue il titolo accademico delle Belle Arti di Napoli, specializzandosi inoltre nel marketing, nel turismo e nell'informatica e lavorando come grafico e scenografo presso teatri e strutture turistiche ma coltivando da sempre l’interesse per il cinema e la scrittura (sceneggiature, racconti ed articoli). Antonio è, inoltre, autore di numerosi soggetti e sceneggiature per film, recensioni cinematografiche, interviste e conferenze stampa a registi ed attori e approfondimenti per film in uscita pubblicati sui Magazine e testate giornalistiche on-line. Da sempre scrivo soprattutto per informare, coinvolgere ed incuriosire tutti su tutto ciò che ci accade intorno!

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