Le mode passano, lo stile è eterno
Yves Saint Laurent
Sono passati cinque anni da quando “la coppia più bella, e la più tormentata, del novecento”, (secondo il regista che li ha immortalati Jalil Lespert), ha perso un contatto durato ben cinquanta anni.
Stiamo parlando di Yves Saint Laurent e Bergé. Bergé che guida la fondazione Yves Saint Laurent col fine di conservare la memoria del celebre stilista, è stato l’ombra elegante e voluttuosa di quel giovane algerino che odiava la moda,ma non lo stile, che secondo molti è stato in grado di, come un passaggio del testimone, dare potere a quelle stesse donne che poco prima Coco Chanel aveva liberato.
Bergé non è stato per Yves semplicemente un socio di affari. I due erano legati insieme da un’incredibile “amour fou”, un amore folle capace di soprassedere agli incredibili sbalzi d’angoscia dello stilista e quindi di superare tutte le avversità. Proprio perché ad unirli era una certa chimica sessuale ed intellettuale, tanto da accusare lo stesso Bergé di essere possessivo nei confronti di Yves. In realtà, tutto ciò era solo amore che era in grado di garantire protezione incondizionata.
Bergé ha sempre creduto nel talento di Yves, tanto che lo ha sempre sostenuto e continua ancora oggi con la stessa fondazione a sostenere la memoria del suo amore folle, un modo per restare legato all’incredibile figura che ha rappresentato Yves Saint Laurent, come se il ricordo potesse in qualche modo colmare dei vuoti, donandoci piccoli attimi di felicità, ma consapevoli di volerci abbandonare al mondo, consci di non avere più obiettivi da perseguire senza la persona amata.