La casa ideale è quella che cambia sempre nei dettagli, secondo l’umore. Una cartina tornasole delle emozioni. Una casa che cambia è una casa che vive; con il sangue che scorre. Vivere in una città generosa, come le persone che la abitano dovrebbe rappresentare il must. Avere bisogno di luce fin dal mattino, preferendo una piazza aperta ad un cortile ombroso. Milano è un colpo al cuore. Un corpo che è capace di mutamento e si riempie di scorci meravigliosi. Il passato con il contemporaneo. L’antico e il moderno. A questo deve ispirarsi il design oggi. Alle necessità dei singoli individui. Creare qualcosa per riempire dei vuoti, lasciando comunque sempre degli spazi aperti colmi di luce. Il lusso in questo senso è stare sdraiati inerti al sole, in uno spazio vuoto. Noi saremmo capaci con la nostra personalità di riempire questi vuoti, che saranno in grado di parlare di noi, raccontare i nostri sogni e ideali. Un oggetto di design deve essere capace di questo, altrimenti non è altro che un semplice prodotto di mercato.
Less is more. Un oggetto che nella sua semplice essenzialità saprà come risplendere di luce propria. Il Salone del Mobile è per Milano il luogo dove le idee trovano chi le sa realizzare e non, contrariamente a quanto si possa pensare, una semplice fiera del marketing. Rendere i sogni dei desideri di felicità. Concreti, ma soprattutto un ponte che unisce sempre di più l’Italia al mondo. Ecco perché dobbiamo dimostrarci continuamente preparati, nutrendo la progettualità che saprà dare al sistema Italia un abito giusto, essenziale e ricco di aspettative, buone per il futuro.
Stefano Fiori